“Nino Oxilia: il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald”, la vittoria di Patrizia Deabate al “Premio Acqui edito e inedito”

Nizza Monferrato ha portato fortuna alla ricercatrice Patrizia Deabate.

Un mese fa era a “LibrinNizza” a presentare l’ultimo libro pubblicato dall’Accademia di Cultura Nicese L’Erca, di cui ha scritto la prefazione, e oggi è una dei tre vincitori proclamati ad Acqui Terme nell’ambito della prima edizione del Premio Acqui Edito e Inedito: il nuovo riconoscimento che, a partire da quest’anno, rinnova e arricchisce l’Acqui Storia.

La Giuria composta da Fabrizio De Ferrari, Vito Gallotta, Roberto Giacobbo, Paolo Lingua, Monica Mazzocchi, Aldo Alessandro Mola e Vittorio Rapetti ha prescelto, per la sezione “Saggi Storici/Tesi di Laurea inediti” l’opera “Il misterioso caso di Benjamin Button da Torino a Hollywood. Nino Oxilia: il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald” di Patrizia Deabate con una motivazione in cui si può leggere: “lavoro molto interessante, denso di notizie letterarie, cinematografiche, storiche […] con ottime potenzialità di lettura, tema originale, sebbene settoriale, attinente alla storia del costume”. Il volume sarà pubblicato dall’editore De Ferrari di Genova. Le altre sezioni, Acqui Edito/Graphic Novel e Acqui Inedito/Narrativa, hanno visto trionfare, rispettivamente, il francese Emmanuel Guibert con “La guerra di Alan” (Coconino Press – Fandango) e lo scrittore romano Roberto Pulcini con il romanzo “Tenerello”.

La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 21 dicembre alle 17 nella Sala Consiliare del Comune di Acqui Terme, al culmine di una giornata ricca di eventi letterari.

I legami di Patrizia Deabate con Nizza sono profondi e importanti, sia a livello familiare che culturale. Laureata con lode in Economia Aziendale, non ha mai trascurato la sua passione per la letteratura, rivolta principalmente allo studio del Primo Novecento e, in particolare, del poeta e regista cinematografico torinese Nino Oxilia (1889-1917). Proprio questo personaggio, su cui è incentrato il volume che ha avuto la palma della vittoria ad Acqui Terme, ebbe importanti trascorsi a Nizza nel 1910. Infatti su una lapide murata in una settecentesca villa nicese è inciso “Qui Nino Osciglia e Sandro Camasio scrissero Addio giovinezza!”: che fu una delle opere teatrali più celebri e rappresentate della prima metà del Novecento.

Nel 1914 fu trasformata in una famosa operetta le cui strofe tennero compagnia ai soldati in trincea durante la Grande Guerra. Sotto forma di pellicola, ebbe quattro trasposizioni cinematografiche e, con l’avvento della televisione, divenne anche uno sceneggiato Rai interpretato da Nino Castelnuovo, Gigliola Cinquetti e Ornella Vanoni, per la regia di Antonello Falqui. A Teodora Ronga, la bella ragazza di Castelnuovo Belbo di cui l’amico di Oxilia era innamorato, a Nizza, nell’estate del 1910, si deve il nome della protagonista Dorina. Nel corso del Novecento, Dorina ha avuto il volto delle più importanti dive del cinema: nel 1913, Lydia Quaranta, la Cabiria nell’omonimo colossal di Giovanni Pastrone e Gabriele d’Annunzio, poi Maria Jacobini nel 1918 e Carmen Boni nel 1927. Infine, nel 1940, Dorina fu Maria Denis: la diva “dei telefoni bianchi” che salvò Luchino Visconti dalla Gestapo durante l’ultima guerra mondiale. La pellicola “Addio giovinezza!” in cui Maria Jacobini pianse il vero addio per la scomparsa in guerra del fidanzato Nino Oxilia, fu a lungo considerata dispersa: rinvenuta infine in Giappone e presentata al Festival del Cinema Ritrovato nel 2014 dopo il restauro della Cineteca di Bologna in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e il National Film Center di Tokyo, è stata analizzata da Patrizia Deabate che ne ha pubblicato il primo studio sulla rivista “Immagine. Note di storia del cinema” di Venezia.

Questa meravigliosa vicenda che ha attraversato il Novecento, tra l’altro ispirando l’idillio fra “il biondo studentino” e la “Titina” della celeberrima canzone “Piemontesina”, è stata illustrata nella prefazione a carattere storico dell’edizione in graphic novel di “Addio giovinezza!”, pubblicata a ottobre 2019 per iniziativa dell’Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” e per i tipi di Impressioni Grafiche di Acqui Terme, nell’ambito del progetto scolastico “Sospiri 2018-19” del P.O.N. (Programma Operativo Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Il lavoro artistico e creativo è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Carlo Alberto Dalla Chiesa” e dell’Istituto di Istruzione Superiore “N. Pellati” di Nizza Monferrato.

E’ stato questo il libro portafortuna presentato a “LibrinNizza” lo scorso novembre dalle coordinatrici del progetto progessoresse Elisa Piana e Angela Picariello, insieme a Maurizio Martino, allo storico Giuseppe Baldino e a Patrizia Deabate. Esattamente un mese dopo, la notizia della vittoria al Premio Acqui Edito e Inedito, con un titolo che getta nuova luce sulla vicenda di Nino Oxilia.

In attesa della pubblicazione di “Il misterioso caso di Benjamin Button da Torino a Hollywood. Nino Oxilia: il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald” di Patrizia Deabate, la lettura dell’elegante volumetto illustrato “Addio giovinezza!” edito dall’Erca di Nizza Monferrato può costituire una piacevole ed istruttiva evasione nella Belle Époque che ci fa anche scoprire, nel contempo, i giovani d’oggi.