Un albero di Natale di pizzo: a Scurzolengo le donne riscoprono la tradizione in attesa di Gelindo

L’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano conclude l’edizione 2019 della rassegna “Terre di racconti”, cartellone di spettacoli sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione CRAsti, a Scurzolengo.

Nel weekend dell’Immacolata a Scurzolengo sarà proposta una nuova iniziativa popolare, nel solco della memoria e della teatralità popolare: “Tutti attorno all’albero!”.

Da marzo, ininterrottamente ogni giorno, un gruppo di quattordici donne del paese, su iniziativa e idea del sindaco Gianni Maiocco e dell’amministrazione, sta lavorando a realizzare una creazione davvero sorprendente: un albero di Natale alto sei metri fatto tutto di pizzo realizzato all’uncinetto e lavoro a maglia e con decorazioni e cuciture fatte tutte a mano.

L’idea di Maiocco è mossa dalla volontà di “riacquisire il senso della comunità”, riscoprire le peculiarità dei luoghi; il tutto per riprendere anche ciò che un tempo già avveniva nelle strade, nelle case e nelle locande del paese.

Scurzolengo, che è parte e sede dell’Unione Colli Divini – nel cuore del Monferrato, è un piccolo paese ad est dell’Astigiano: una comunità quasi famigliare, di circa 550 persone, un tempo a vocazione a contadina e di vignaioli.
Anna Andreazza, Silvia Bielli, Maria Caputo, Laura Cavagliante, Patrizia Cortese, Aurora Delcre’, Ernestina Depanis, Adua Fenocchio, Luciana Novo (abiti per il presepe vivente), Menica Poncini, Giuseppina Raviola, Rita Sacillotto, Gabriella Savoia e Maria Viarisio hanno raccolto la “sfida” e lo spunto fornito dal loro sindaco e si sono messe subito al lavoro per realizzare quest’opera quasi ciclopica.

Con circa trenta chili di lana hanno lavorato all’uncinetto circa 280 metri di strisce alte 10 centimetri suddivise in fasce da due metri, un metro e mezzo e un metro; esse costituiranno un albero di Natale alto sei metri con una circonferenza di 9,40 metri.
In particolare Anna Andreazza e Luciana Novo hanno poi ulteriormente cucito a mano tutte le strisce.
Ernestina Depanis sta terminando la realizzazione di tutte le decorazioni dell’albero, in particolare i 140 pupazzetti e le 100 palline di pizzo.
La stessa Luciana Novo ha anche voluto realizzare a maglia gli abiti per Giuseppe, Maria e il Bambin Gesù da utilizzare durante le festività natalizie.
La struttura metallica su cui verranno sistemati i pizzi è stata realizzata Walter Bruno e Andrea Porrato.
Questa bella iniziativa è dimostrazione che la tradizione non è qualcosa che è stata costituita in passato e stabile per sempre, ma che nasce e rinasce continuamente, grazie alle persone che la ripensano ad ogni generazione.

E già qualcosa si sta muovendo: alcune ragazze dei dintorni hanno chiesto notizie e intendono provare anche loro a tornare a lavorare a maglia e all’uncinetto; si sta pensando ad un laboratorio permanente.
Oggi, nel 2019, la comunità di Scurzolengo sta costruendo una nuova memoria del paese che verrà raccontata anche attraverso un video documentario realizzato dall’Archivio Teatralità Popolare per il “Banco delle Memorie”.

Questa opera verrà montata nel centro della piazza Domenico Gay ed inaugurata sabato pomeriggio 7 dicembre alle  15,30 nell’ambito della rassegna “Terre di Racconti” dell’Ecomuseo Basso Monferrat Astigiano e Archivio Teatralità Popolare con l’arrivo dei personaggi del Gelindo dei J’Arliquato.
La piazza verrà arricchita inoltre da un grande mercatino di Natale con artigianato e streetfood tipico monferrino: dolci, salumi, vino Ruché e Barbera, cioccolata calda e vin brule’ per tutti i partecipanti.

Poi, alle 17,30 nel Salone comunale si potrà assistere alla rappresentazione de “Il Gelindo a Veglia”, dalla tradizione natalizia piemontese, portato in scena da J’Arliquato, gruppo folk di Castiglione d’Asti e nel ricordo di Luciano Nattino.

gelindo a veglia

Gelindo anche quest’anno ritorna con la sua cavagna carica di ricordi e speranze.
Ritorna con le brume e l’odor di mosto, con le prime gelate e l’attesa del lieto evento.
La favola tradizionale piemontese vuole che Gelindo sia il primo contadino ad arrivare alla grotta (crutin) dove è nato il Bambin Gesù, in quanto è lui che ha dato l’indicazione a Giuseppe e a Maria dove andare a riposare. Lui è il proprietario del crutin e il padrone del bue. Nel presepe piemontese egli è infatti il primo pastore di fronte alla capanna, con l’agnello sulle spalle.
E’ dunque lui il primo “portatore di doni”, materiali e immateriali. Una fiaba per grandi e piccoli di sapore romantico e sempre moderna, per accompagnarci nel clima natalizio.
In scena Pierluigi Ponzo, Silvia Masoero, Angela Bortot, Aldo Rizzone, Vincenzo Tartaglino, Ernestino Secco, Eleonora Bortot e Fiore Montanella.

L’ingresso è gratuito.
L’iniziativa “Tutti attorno all’albero!” proseguirà la mattina di domenica 8 dicembre con il mercatino di Natale, streetfood e animazione musicale popolare natalizia.