Rasero: “Palio quasi perfetto, sicuramente non torneremo alle tre batterie”

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Tracciamo un bilancio di questa edizione del Palio con il sindaco, Maurizio Rasero.

Partiamo dalla domanda che si fanno tutti. Nel 2020 il Palio tornerà alla vecchia formula o si andrò avanti con una soluzione riservata ai comuni?

“Sicuramente non torneremo al Palio delle tre batterie – risponde tranchant il sindaco Maurizio Rasero – non è più possibile l’attesa di un’ora tra le batterie e la finale. Quest’anno i tempi sono stati perfetti, indietro non si torna. In questo ragionamento dovrò confrontarmi con i rettori, ma questa è la mia personale opinione. Non voglio in questo momento tracciare una linea netta tra rioni e comuni, ci possono essere diverse soluzioni che possono essere affrontate. Quello che ribadisco, però, è che la formula vista oggi è più snella e funzionale”.

Sindaco, facciamo un passo indietro. Cosa le è piaciuto del Palio 2019 e cosa no.
“Cosa mi è piaciuto? Quasi tutto. Il meteo ci ha regalato quattro giorni di estate, la città non è mai stata così viva e le iniziative dei rioni, borghi e comuni si sono moltiplicate. Ho visto cene mai così affollate: per fare un esempio più di 400 persone a quella del Don Bosco e oltre 500 a quella di Tanaro. La presenza turistica, visti anche i dati che arrivano dalla biglietteria, è stata ricca e variegata. La giornata del Palio è filata via perfetto, abbiamo chiamato la finale dei rioni alle 18.10 in perfetto orario con la diretta Rai. Belle le prove della vigilia, partecipatissime, e la sfilata dei bambini. Se proprio devo vedere il pelo nell’uovo, il prossimo anno vorrei intervenire sull’inclinazione delle tribune, perché ho notato che dalle prime file non c’è una visuale perfetta. Altro problema logistico, che mi è stato fatto notare, era una carenza di bottigliette d’acqua durante la sfilata dei bambini. Provvederemo anche a questo. Chi invece si lamenta del troppo caldo, può invece starsene comodamente a casa”.

Immagino invece che gli striscioni esibiti dai comuni al termine della corsa non le siano piaciuti.
“E’ stata una protesta totalmente idiota e senza senso, probabilmente istigata da alcuni amministratori locali. Chi mi conosce sa che azioni di questo tipo non aiutano un dialogo collaborativo, anzi irrigidiscono le rispettive posizioni. Io comunque spero sempre in un dialogo”.

Nel 2020 si parla del sorteggio dei cavalli da assegnare ai rispettivi partecipanti.
“La ragione nasce perché, dal momento in cui il Ministero ci ha obbligato all’utilizzo dei mezzosangue, facciamo la fortuna delle scuderie toscane. Da sindaco ho il dovere di evitare che una grossa fetta del nostro Pil, consistente se moltiplicata per i ventuno partecipanti, debba uscire dalla città. Quindi l’unica soluzione è quella di acquistare in blocco i cavalli calmierando i prezzi”.

Ma ci sarà un protocollo e una tratta dove i rettori sceglieranno il lotto da sorteggiare? E ci sarà un contributo economico dei partecipanti verso il Comune?
“I dettagli dobbiamo discuterli con i rettori, io sono aperto a diverse modalità. Credo che già la prossima settimana ci sarà un Consiglio del Palio dove ci proietteremo già verso le modifiche del Palio 2020”.

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