L’orrore delle Foibe nel primo incontro de “La Grande Storia a Teatro” ad Asti

Dal 2004 il 10 febbraio è diventato il “Giorno del ricordo” dedicato alle vittime delle stragi perpetrate dalle milizie jugoslave ai danni di migliaia di persone di origine italiana tra il 1943 e il 1945.

Descritte nella versione ufficiale del governo di Tito come esecuzioni contro fascisti e collaborazionisti, limitate nei numeri e suffragate da sentenze di tribunali, le feroci azioni di eliminazione fisica orchestrate dall’ OZNA, la famigerata polizia politica jugoslava, furono in realtà vere e proprie operazioni di pulizia etnica contro gli italiani di Venezia Giulia e Istria, in cui vennero coinvolti anche cittadini sloveni e istriani non allineati al nuovo corso della dittatura comunista instaurata sin dagli ultimi giorni di guerra.

Nei numeri il bilancio delle vittime trucidate e gettate nelle profonde fenditure della roccia carsica chiamate “foibe”pare assestarsi sugli 11.000 morti, ma al di là di ogni arido resoconto contabile resta l’orrore di questa pagina di storia e la dolente pietà per gli innocenti uccisi su cui una complessa ragion di Stato ha steso per oltre mezzo secolo una coltre di silenzio.

Di questo si parlerà mercoledì 6 febbraio alle 18 in Sala Pastrone durante il primo appuntamento della serie “La grande Storia a Teatro”, ideata dall’assessore alla Cultura del Comune di Asti, Gianfranco Imerito e dal giornalista Vanni Cornero che in questa occasione dialogherà con il professor Gianni Oliva. Contribuiranno con le testimonianze delle loro storie famigliari legate a quegli eventi Giorgio Galvagno, già sindaco di Asti e deputato della Repubblica, e Andrea Rocco, curatore scientifico della Fondazione Asti Musei.

Il professor Gianni Oliva è un noto studioso del Novecento, docente di materie letterarie in prestigiosi Licei torinesi è attualmente preside del Liceo Scientifico Majorana di Moncalieri. Storico di chiara fama ha anche insegnato Storia delle Istituzioni Militari alla Scuola di Applicazione d’Arma di Torino ed ha pubblicato una trentina di libri su quattro diverse direttrici di ricerca: storia del 1943-45, storia dell’Esercito, storia dei Savoia, storia del Piemonte. Tra le sue opere figura il volume “Foibe” (Ed. Mondadori) dedicato alle stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria. Gianni Oliva è stato vicepresidente con delega all’Istruzione della Provincia di Torino e Assessore alla Cultura della Regione Piemonte.