Alla Festa della Repubblica di Asti la protesta dei Sindaci astigiani: “Assurdo premiare i Comuni che non hanno saputo tenere i conti in ordine”

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La cerimonia ospitata questa mattina da Piazza San Secondo ad Asti non è stata solo la celebrazione dell’anniversario della Repubblica, ma è stata anche l’occasione per i sindaci astigiani di esprimere il loro malcontento sulla norma delle Legge di stabilità che premia i Comuni con un maggior disavanzo eliminando, di fatto, tutti i comuni astigiani che, ben amministrati, non potranno beneficiare di contributi.

Una protesta molto civile e composta, fatta da un gesto simbolico: i sindaci infatti si sono presentati tutti senza la fascia tricolore che hanno indossato solo dopo la lettura del messaggio di cui si è fatta portavoce la sindaca di Piea, Sara Rabellino.

Di seguito il testo integrale del messaggio letto questa mattina:

“Signor Prefetto, Autorità civili, militari e religiose, cari concittadini che siete qui oggi numerosi alla Festa della Repubblica

Vi chiederete dove sono i Sindaci dei Comuni Astigiani, vi chiederete come mai non vi è quella moltitudine di fasce tricolore schierate a festeggiare il 2 giugno.

Io sono uno di quei 118 Sindaci che si sono permessi di cogliere questa importante ricorrenza per esprimere la convinta protesta nei confronti di una norma della Legge di Stabilità che finanzia i Comuni Italiani con 150 milioni di euro per interventi in materia di sicurezza su edifici pubblici e strade. Il criterio prefissato dalla Legge premia i Comuni con un maggior disavanzo eliminando, di
fatto, tutti gli enti della nostra provincia che, in quanto ben amministrati, non potranno beneficiare di quei contributi.

Inutile spiegarvi che ci sembra assurdo premiare i Comuni che non hanno saputo tenere i conti in ordine o, comunque, non prendere minimamente in considerazione lo sforzo di quelli, invece, ben governati.

Pensiamo che in nessuna famiglia questo possa essere un principio da tramandare ai figli e, di conseguenza, sia ancora più grave che venga utilizzato nel governo della Cosa pubblica.

Chiediamo al Prefetto, quale rappresentante del Governo, ed ai Parlamentari Astigiani che si impegnino affinché non si ripeta questa ingiustizia e per sensibilizzare il Governo e il Parlamento a rivedere la norma con criteri equi e calibrati sulle reali esigenze mettendo, così, tutti i Comuni nelle condizioni di poter intervenire sulla sicurezza del proprio patrimonio.

È giusto che tutti voi sappiate e comprendiate lo sforzo che ogni giorno fanno i Sindaci per garantire ai loro concittadini i servizi essenziali.

Lo fanno e lo faranno sempre anche se, a volte, alcune leggi li porterebbero a rinunciare.

Lo fanno per senso di dovere e responsabilità nei confronti delle loro comunità e, con lo stesso spirito, nonostante l’amarezza e la delusione, partecipano oggi alla festa del 2 giugno, rendendo onore alla Repubblica ed alle più alte cariche dello Stato e indossando, da questo momento, le fasce tricolore.

Buona festa della Repubblica.”

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