Gli studenti del Penna ricordano le vittime del caporalato

Il 21 marzo l’I.I.S.S. “G. Penna” in collaborazione con la Asl di Asti aderisce alla XXIII “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata dall’Associazione Libera e dal Coordinamento Provinciale di Libera Asti.

A questo momento di memoria civile –che si terrà nella piazzetta piano -1 dell’Ospedale Cardinal Massaia dalle 10 alle 12- parteciperanno oltre agli allievi dell’istituto Penna alcuni dipendenti dell’ospedale, i ragazzi dell’Associazione “Pegaso”, una nutrita rappresentanza degli “Ambasciatori dello Sport” di Asti e i volontari delle diverse Associazioni che operano all’interno dell’ospedale.

Nel mantenere vivo il ricordo di tutte le vittime nella loro pari dignità, a prescindere dai ruoli svolti e dalla notorietà avuta in vita, quest’anno sono tre in particolare i percorsi proposti alla riflessione pubblica di questo evento.

Il primo è legato alla scelta del Cardinal Massaia come sede della lettura: esso è un luogo particolarmente significativo, perché permette di ricordare la figura di Amedeo Damiano, già presidente dell’USL 63 di Cuneo, uomo onesto che svolgeva il proprio lavoro con rigore e che, combattendo la corruzione, fu vittima il 24 marzo 1987 di un vile atto intimidatorio di stampo mafioso.

Il secondo riguarda le piccole vittime di mafia di cui non si parla mai abbastanza; per questo alcuni studenti del Penna hanno voluto ricordarli e nominarli uno a uno scrivendo i loro 108 nomi su aereoplanini di carta disposti su un telo azzurro, simbolo del loro volo leggero in un cielo nitido come quello della loro innocenza.

Il terzo si sviluppa intorno alla tematica della manifestazione, efficacemente riassunta nello slogan “Terra, solchi di verità e giustizia” che pone l’attenzione su un settore come quello dell’agricoltura che è da tempo sotto attacco delle mafie, attacco del quale si ha ancora una bassa percezione.

Sono molti, purtroppo, i lavoratori vittime del caporalato, gli imprenditori agricoli, gli amministratori e i funzionari pubblici che hanno pagato con la morte il loro “no” alla criminalità organizzata.

Proprio in quanto allievi di un istituto agrario, i ragazzi del Penna si sentono coinvolti in questa lotta contro la violenza mafiosa che colpisce la terra, le sue culture e mina la crescita individuale e collettiva della società. Parteciperanno quindi alla lettura di nomi delle vittime innocenti delle mafie e poi, per radicare il loro impegno di legalità, nelle prossime settimane doneranno un albero all’ospedale di Asti e ne avranno cura: sarà il simbolo di testimonianza civile e di responsabilità del bene comune condiviso con la collettività.