Ad Asti una mostra per riflettere sulla Grande Guerra

E' stata presentata questa mattina nella sala giunta della Provincia di Asti la mostra sulla grande guerra organizzata dalla Provincia di Asti, dall'Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, in collaborazione con il Provveditorato agli studi e alle associazioni d'arma e combattentistiche.

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La mostra è in programma all’Archivio di Stato dal 5 al 18 marzo.

Ad illustrare l’iniziativa, tra gli altri, il consigliere Barbara Baino,Paolo Ponta, viceprefetto reggente e il colonnello Antonio Zerrillo, comandante della regione militare Nord.

“La Grande Guerra è stata una delle prime occasioni tragiche per riscoprire il senso di una coscienza nazionale – ha affermato il colonnello nel suo intervento – e nella tragicità ha responsabilizzato gli italiani e le istituzioni del paese. Questa mostra non vuole essere una celebrazione della guerra ma un modo per riflettere su un particolare periodo della storia d’Italia”.

Il primo momento del programma sarà I’inaugurazione della mostra all’archivio di Stato, il 5 marzo, con la presentazione dell’evento. L’esposizione comprende 18 pannelli che l’ufficio storico dell’esercito ha predisposto come spunto per comprendere le dinamiche non solo belliche ma anche sociali del conflitto del ’15-’18.

“E’ una sorte di provocazione, che servirà a riflettere in collaborazione con le realtà locali e personaggi locali, su tematiche nascoste della guerra, come il ruolo delle donne, l’attenzione ai beni artistici e culturali, ma anche alcuni momenti salienti della guerra 15-18, come la disfatta di Caporetto e la vittoria di Vittorio Veneto”.

La mostra sarà integrata da cimeli provenienti da realtà locali. Il secondo momento importante della mostra sarà dedicato alla proiezione del film “Fango e Gloria”, il 9 marzo in sala Pastrone, una “docufiction” con immagini dell’epoca superbamente restaurati, tra cui quelle del riconoscimento sacello dell milite ignoto nel duomo di Aquileia.

Un terzo momento è invece previsto con un dibattito che verterà sulla partecipazione dell’astigiano nella grande guerra.

“Questa è solo la prima delle diverse iniziative culturali che sono in programma nei prossimi mesi – ha affermato il consigliere Barbara Baino – a questa esposizione seguirà una mostra di ex voto realizzata in collaborazione con le diocesi di Asti e Acqui Terme, e infine una mostra legata alla valorizzazione dell’archivio del maresciallo Badoglio”.

La mostra è stata creata in maniera volutamente semplice e didattica, perché è stata pensata per gli studenti, in maniera da far conoscere alle nuove generazioni questo conflitto non solo come un tragico evento ma anche come prima occasione per creare una coscienza nazionale: per la prima volta, per esempio, la donna ha avuto un ruolo fondamentale nella società italiana.

a.f.

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