Lunedì 29 giugno, sala gremita per il professor Giorgio Calabrese e lo chef “tristellato” Niko Romito

La mostra archeologica “Alle origini del gusto. Il cibo a Pompei e nell’Italia antica”, allestita nel museo astigiano fino al 5 luglio, ha regalato un nuovo spunto per parlare, nell’anno dell’Expo, di cibo e nutrizione.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti è riuscita a portare Pompei nella nostra città” ha esordito con gratitudine il professor Calabrese che non ha potuto fare a meno di notare che alcuni ingredienti fondamentali sono oggi come allora alla base di una sana alimentazione.
Interpretare le ricette antiche in chiave moderna era un sfida che solo un grande chef come Niko Romito poteva raccogliere; uomo di cultura, appassionato di architettura e arte ha ricevuto la sua terza stella Michelin nel 2012 e, con generosità, ha condiviso con il pubblico di Palazzo Mazzetti la sua esperienza.
“Leggendo le ricette dell’Italia antica ho scoperto una semplicità nei passaggi che ancora oggi può essere considerata la chiave di lettura della cucina moderna”, ha commentato lo chef che ha subito posto l’accento sulla responsabilità dei cuochi che quotidianamente, dedicandosi alla ricerca, creano un indotto a cascata che genera le nuove eccellenze.
I suggerimenti e le ricette di Romito sono stati apprezzati, oltre che dagli appassionati di cucina, anche dai ristoratori astigiani intervenuti e dagli allievi della scuola Alberghiera di Asti rapiti dal carisma di Niko.
“Ė stato un onore ospitare questo incontro” ha concluso il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Michele Maggiora, interpretando il lungo applauso con il quale lo chef è stato salutato.