Da domani spettacoli di musica e teatro nel borgo antico di Calamandrana

Serate con momenti teatrali e musicali con spettacoli molto diversi tra loro: è la proposta del festival itinerante “Attraverso” (porta a Calamandrana tre appuntamenti) e dell’associazione “Le colline della cultura” che unisce altri quattro spettacoli per completare la proposta estiva nel borgo antico, ai piedi del castello tra la suggestiva piazzetta della chiesa e il viale sotto le mura.

Con il Festival Attraverso, martedì 16 luglio (alle 21) arrivano i Terconauti in “Una storia di autismo normale” con Damiano Tercon, Margherita Tercon e Philipp Carboni. (ingresso 10 euro).

Giovedì 18 alle 21 Vera Gheno propone “Grammamanti” (biglietti a 5 euro), sabato 20 (sempre alle 21), Giobbe Covatta accoglie gli spettatori con “Scoop” (ingresso 15 euro), per parlare con linguaggio dissacratorio della superiorità della donna sull’uomo. Per gli spettacoli di Attraverso prenotazioni su mailticket. Info: 3383510853.

L’associazione calamandranese “La colline della cultura” con la collaborazione del Comune, propone invece quattro appuntamenti, di cui uno dedicato ai bambini. Come spiega Pinuccia Lovisolo, da poco eletta sindaca e tra i fondatori dell’associazione, “torniamo per il terzo anno a proporre momenti teatrali, che insieme a quelli del festival Attraverso, animano il borgo con serate di incontri divertenti e impegnati, come accadeva negli anni passati con la rassegna Teatro e colline”.

“Le colline della cultura” dunque, propone mercoledì 17 alle 21 Beppe Rosso in “Un giorno di fuoco”, spettacolo tributo a Beppe Fenoglio, voluto dall’attore torinese per la regia di Gabriele Vacis, in occasione del centenario fenogliano. Lo spettacolo è la narrazione di un fatto di cronaca nera di cui lo stesso Fenoglio da bambino fu indiretto testimone a San Benedetto Belbo. Di tutt’altro genere lo spettacolo di venerdì 19 alle 21: la giovane attrice comica Yoko Yamada con “Mary Poppins e i doni della morte”, affronta temi come le tentazioni, il lavoro, i cartoni animati e la paura.

Domenica 21 alle 17,30 appuntamento per i bambini con “Storie di masche, storie di paura” con il Collettivo Scirò e Daniela Febino, per riprendere la tradizione popolare piemontese dei racconti di Langa. Ancora domenica 21 (alle 21), Assemblea teatro con Luca Occelli e Angelo Scarafiotti propone “L’inafferrabile, In bici con Bartali e in moto con Lulù”, su testi di Paolo Ormezzano e Pino Cacucci [nella foto]. Un omaggio al grande campione, che contribuì a salvare ebrei durante le persecuzioni naziste e insieme al partigiano francese Luis Chabas noto come Lulù. Tutti gli appuntamenti de “Le colline della cultura” sono ad ingresso gratuito.


Per saperne di più sui singoli spettacoli:
“UNA STORIA DI AUTISMO NORMALE” de I Terconauti è uno spettacolo di cabaret, sketch comici, dialoghi col pubblico, proiezione di video e canto lirico. Damiano e Margherita sono fratelli. Lui ha 40 anni, è autistico e sogna di diventare un cantante lirico. Lei è la sua spalla e lo aiuta nella realizzazione dei suoi sogni. Insieme a loro c’è Philipp, soprannominato “lo schiavo”, fidanzato di Margherita e così generoso da avere un unico desiderio: essere utile alla coppia. La performance parla di autismo e relazioni in chiave comica, alternandosi con momenti di riflessione. I Terconauti sono seguitissimi sui social. Le loro esibizioni a Italia’s Got Talent e, successivamente, Tu Si Que Vales hanno lasciato il segno, togliendo all’autismo quel velo di pietismo che di solito ricopre l’argomento.

“UN GIORNO DI FUOCO” con Beppe Rosso (regia di Gabriele Vacis), è la cronaca di un fatto di sangue realmente accaduto nel 1933. Fatti che succedono anche oggi, riempiono le colonne della cronaca nera per alcune settimane poi  scompaiono, e in quelle settimane la conaca tende a suscitare scalpore, paura, stupore, quasi mai a comprendere. Quella di Fenoglio è invece un esempio di cronaca umanissima che ci fa capire e “vedere”. Una follia omicida che Fenoglio gradatamente trasforma attraverso i colori dell’epica popolare e restituisce come dramma collettivo di una comunità. Una narrazione epica, quindi, con un impianto narrativo geniale in cui tutto concorre al racconto: dalle nuvole, alle fucilate lontane, ai personaggi del paese che ci conducono attraverso il dramma non senza crudeltà e ironia, e la personale vendetta dell’assassino si trasforma in mitica risposta ad un presente soffocante.

“GRAMMAMANTI” di e con Vera Gheno, sociolinguista, scrittrice e traduttrice, parla dell’amore “per la lingua italiana in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. È tempo di tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo”.

MARY POPPINS E I DONI DELLA MORTE Yoko Yamada, porta sul palco tutta la sua ironia con uno spettacolo che affronta temi come le tentazioni, il lavoro, i cartoni animati e la paura. “Paura di tentare. Perché mica puoi fallire se non ci provi, giusto?” Un’evoluzione quasi naturale del percorso artistico tracciato con lo spettacolo precedente “Pizza sul gelato”, ma dalla dimensione meno familiare e più personale e intima. Yoko ha partecipato a “Stand up Comedy” e “Stand up Comedy Rehab” su Comedy Central. Nel 2023, ha accompagnato Alessandro Cattelan nella tournée teatrale “Salutava Sempre” che l’ha vista aprire ogni serata dello spettacolo con un suo monologo ed è stata finalista dell’edizione 2023 di Italia’s Got Talent.

SCOOP (DONNA SAPIENS) di Giobbe Covatta induce a risate e riflessioni. Col suo linguaggio irriverente e dissacratorio, per convalidare la tesi che la donna è superiore all’uomo, Giobbe spazia dalla storia alla sociologia e alla medicina: da ogni punto di vista il maschio della razza umana esce perdente e ridicolo rispetto alla donna. Un percorso teatrale lungo il quale viene letta in maniera verosimile la nostra società. Non mancano interviste impossibili con personaggi importanti che supportano la sua tesi: da Dio stesso, che svela gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che mette in guardia sui rischi di un mondo assoggettato all’arroganza maschile, passando per Nello, il povero membro maschile che chiede aiuto per le sue pessime condizioni di vita, schiavo dei ridicoli appetiti sessuali del suo padrone.

STORIE DI MASCHE .. STORIE DI PAURE COLLETTIVO SCIRO’
Il gruppo presenta l’ultimo spettacolo ultimo spettacolo in cui una narratrice e due attrici in scena riprendono la tradizione popolare piemontese e, tra pozioni e incantesimi, affrontano insieme ai bambini paure e misteri. I racconti di Langa e delle masche si uniscono al gioco e si trasformano in avventure buffe che esorcizzano ogni timore.

ASSEMBLEA TEATRO L’INAFFERRABILE
“In bici con Bartali e in moto con Lulù” con Luca Occelli e Angelo Scarafiotti è uno spettacolo particolare che si avvale dei testi di Gian Paolo Ormezzano e Pino Cacucci per narrare e mescolare le storie di Gino Bartali (dichiarato Giusto tra le nazioni” per aver salvato ebrei dalla deportazione) con quella di Luis Chabas partigiano di origine francese che combatté in Langa. Gino Bartali “un cattolico devoto, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze, Nathan Cassuto, e l’arcivescovo della città, cardinale Elia Angelo Dalla Costa”.
Bartali ha agito nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta, trasportandoli poi attraverso le città a destinazione, con la scusa del suo allenamento. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito quei documenti. Il periodo in cui lavorò più intensamente per mettere in salvo queste persone è tra il settembre 1943 e il giugno 1944.Nello stesso periodo sulle colline del cuneese ha abitato i giorni della resistenza Luis Chabas, un partigiano di origini francesi, conosciuto da tutti col nome di battaglia di Lulù. Di piccola statura, bellissimo, è stato amato da tutte le ragazze di Langa. Straordinario nei suoi travestimenti beffava fascisti e nazisti a tutti i posti di blocco. Un altro scrittore, Pino Cacucci, ne ricostruisce con tenerezza e grande scrittura la bella storia sino al suo tragico epilogo.