Elezioni Regionali 2024, Esmeralda Masseroni (Noi Moderati): “Volontariato e politica: sì, si può fare”

Esmeralda Masseroni, da sempre impegnata nel volontariato, ha le idee chiare sulle necessità del terzo settore: "Dobbiamo essere sempre più un modello di solidarietà a supporto reciproco, dove il volontariato è riconosciuto e valorizzato come risorsa vitale per il benessere sociale. L'obiettivo principale è quello di mantenere l'inestimabile patrimonio umano che abbiamo a disposizione"

Esmeralda Masseroni è una farmacista per passione e per tradizione, infatti la sua famiglia conta più di 100 anni di attività nell’esercizio farmaceutico in Asti, a partire dal nonno Rodolfo Masseroni che si laureò in chimica farmaceutica nel 1908. E sempre per passione è entrata in politica, nel nuovo partito “Noi Moderati” nella cui lista è candidata alle elezioni regionali per Cirio Presidente.

Dottoressa Masseroni, ci racconti un po’ di lei…

“Io mi sono laureata a Torino – ci dice la candidata di Noi Moderati – e per 30 anni ho lavorato nella farmacia di famiglia in via Cavour. Ho viaggiato molto in paesi lontani, non solo dal punto di vista geografico, ma soprattutto per cultura e tradizioni; questo mi ha formato una mentalità aperta e libera da pregiudizi. Ho fatto anche importanti esperienze di volontariato in Africa con missioni sanitarie come farmacista e attività infermieristica. Dal 2005 al 2014 sono stata in Madagascar con l’associazione onlus “Trapani per il terzo mondo” e in Benin con l’associazione onlus “L’abbraccio di Fubine”. Sono stata a Lourdes più volte, come volontaria farmacista e come addetta all’immersione dei malati nelle piscine, un compito molto difficile ma appagante. Sono sportiva, amo l’arte e la cultura, da 5 anni frequento la scuola di teatro di Alessio Bertoli in Asti. Esperienze che mi hanno aumentato la conoscenza di me stessa e migliorato la mia comunicazione con le persone”.

Volontariato e arte dell’eloquenza, un passo propedeutico per entrare in politica. E’ solo casualità?

“Diciamo che evidentemente – spiega Masseroni – era nel mio destino. Anche la mia attività di farmacista mi ha portato ad essere molto vicino alle persone, la farmacia è ancora oggi un centro di quartiere, un punto di riferimento importante, non solo sanitario ma anche di ascolto. Siamo vicini agli anziani e conosciamo i loro disagi e la loro solitudine, abbiamo un quadro reale dei problemi del quartiere, conosciamo i lavoratori, dalla casalinga al professionista. In farmacia vengono tutti e per questo abbiamo un quadro reale della vita, di tante vite. Nel senso di ascoltare e recepire le necessità delle persone, posso dire di fare politica da sempre”.

Il volontariato può quindi viaggiare a braccetto con la politica, quali sono le necessità?

“Il volontariato – ci spiega la candidata di Noi Moderati – rappresenta il cuore della nostra comunità e la Regione può consolidare l’impegno a sostegno del terzo settore. La mia visione si concentra su diversi punti chiave: integrazione delle elargizioni ai centri di servizio per il volontariato in ogni provincia, implementando il coordinamento e la formazione degli addetti; anche per i volontari è sempre più importante la formazione, al fine di garantire un servizio sempre efficiente e preparato, specialmente in situazioni di emergenza; ulteriori incentivi per chi supporta finanziariamente le attività di volontariato, stimolando un investimento sociale responsabile”.

In prospettiva, avete strategie particolari e innovative?

“A mio avviso – sottolinea Masseroni – è importante affermare una cultura del volontariato, soprattutto tra i giovani, integrandola nei percorsi educativi e valorizzandola come esperienza formativa fondamentale. Dopo l’esperienza pandemica, penso anche sia necessario concentrare gli sforzi e le risorse su progetti ad alto impatto sociale, supportando iniziative che migliorano la vita quotidiana nelle nostre comunità. Ritengo indispensabile incoraggiare le collaborazioni tra enti pubblici, aziende e organizzazioni non-profit per amplificare l’efficacia del terzo settore. Mi piacerebbe migliorare gli strumenti per il riconoscimento del “Lavoro Volontario”, attraverso un sistema di riconoscimento che valorizzi al massimo il contributo dei volontari anche nel loro percorso professionale”.

Ma quale può essere l’obbiettivo primario da raggiungere?

“Innanzitutto occorre mettere in evidenza come il volontariato, in particolare nell’Astigiano, rappresenta un’attività importantissima, dove migliaia di persone sono coinvolte a titolo gratuito su questioni vitali e strategiche: dalla protezione civile, al trasporto degli ammalati, fino alla promozione del territorio. Il nostro obiettivo principale deve quindi essere quello di mantenere questo inestimabile patrimonio umano che abbiamo a disposizione. Il Piemonte deve sempre essere inquadrato in un modello di solidarietà a supporto reciproco, dove il volontariato è riconosciuto e valorizzato come risorsa vitale per il benessere sociale. Con il vostro supporto, possiamo mantenere questa visione e renderla sempre più una grande realtà”.

esmeralda masseroni