Sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CNL per i dipendenti dei settori pubblici esercizi, ristorazione e turismo

È stata sottoscritta nella mattinata odierna l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo tra le rappresentanze sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS e quelle aziendali di FIPE-Confcommercio, Legacoop Produzione E Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi E Agci Servizi. Il nuovo contratto avrà una vigenza quadriennale 1° giugno 2024 – 31 dicembre 2027 ed interesserà una platea di oltre 1 milione tra lavoratrici e lavoratori e circa 330 mila imprese. La parola passa ora alle lavoratrici e ai lavoratori che dovranno votare l’intesa nelle assemblee che verranno realizzate in tutta Italia.

La Parte Economica
L’aumento sui minimi (livello IV) nel quadriennio sarà di euro 200 diviso in 5 tranche, e precisamente:
– per i pubblici esercizi e la ristorazione commerciale 50 euro dal 1° giugno 2024, 40 euro dal 1° giugno 2025, 40 euro dal 1° giugno 2026, 30 euro dal 1° giugno 2027, 40 euro dal 1° dicembre 2027. Il montante complessivo nel quadriennio sarà pari a 5.300,00 euro.
– per la ristorazione collettiva 50 euro dal 1° giugno 2024, 40 euro dal 1° settembre 2025, 40 euro dal
1° settembre 2026, 30 euro dal 1° giugno 2027, 40 euro dal 1° dicembre 2027. Il montante complessivo nel quadriennio sarà pari a 4.980,00 euro.

La Parte Normativa
Contrasto alla violenza e alle molestie negli ambienti di lavoro attraverso misure che mirano a prevenire i reati, punire i colpevoli e proteggere le vittime, congedi per donne vittime di violenza di genere, pari opportunità e parità salariale di genere. Sulla classificazione del personale si è operato ad una riorganizzazione della stessa risolvendo alcuni temi importanti nell’ambito della ristorazione collettiva: la figura del dietologo è stata ricollocata al secondo livello e si è proceduto con un chiarimento rispetto alla figura dell’addetto mensa posta al livello sesto e sesto super. Rispetto al tema della tutela della genitorialità, sono state migliorate le previsioni sia per quanto riguarda il congedo obbligatorio di maternità e di paternità, sia per ciò che concerne il congedo parentale.

“200 euro sui minimi retributivi: il giusto modo per difendere il salario dall’inflazione e per far ripartire la stagione turistica. Un contratto più vicino che mai alle esigenze delle lavoratrici e lavoratori e un modello che conferma la nostra idea di contrattazione come risposta ai bisogni delle persone”. Così il Segretario generale della UILTuCS, Paolo Andreani, ha dichiarato durante la firma dell’ipotesi di accordo.
“Un rinnovo che ci auguriamo possa far ripartire la stagione contrattuale di tutto il settore del turismo. Un contratto moderno – ha proseguito Stefano Franzoni Segretario generale aggiunto della UILTuCS e Segretario nazionale responsabile del settore – che guarda al futuro: l’aggiornamento dei profili professionali, l’attenzione per alcuni temi del lavoro e la lotta all’inflazione, in un contesto generale in forte movimento come quello attuale, hanno reso possibile l’intesa”.
“L’ipotesi sottoscritta mette insieme un risultato economico importante e pone l’attenzione su tematiche che hanno un forte impatto sociale: in questa tornata di rinnovi contrattuali abbiamo lavorato per favorire la trasparenza retributiva e il contrasto a violenza e molestie di genere. Un esempio tra tutte le novazioni introdotte dal rinnovo è dato dalla figura della Garante della parità: una rappresentanza sindacale, con poteri e agibilità per contrastare ogni forma di discriminazione”, ha concluso la Segretaria nazionale UILTuCS Samantha Merlo.

“La stagione dei rinnovi contrattuali, anche per le lavoratrici e lavoratori dei pubblici esercizi e della ristorazione collettiva e commerciale arriva un adeguato aumento contrattuale. Un buona intesa dopo lo sciopero di ieri per le aziende associate alle associazioni datoriali di Confindustria e angem che si sono ritirati dal negoziato minacciando la non applicazione. In questo caso oltre all’ottima risposta delle adesioni saremo vigili nel denunciare ai committenti pubblici e privati” il commento al comunicato di Francesco Di Martino, segreterio Uiltucs Asti