Lettere al direttore

“A Moncalvo ci hanno bidonati: raccolta dei rifiuti più cara e meno efficiente”

Riceviamo e pubblichiamo


Gentilissimo Direttore,
Mi permetto di scrivere queste righe perché leggendo un articolo sul Suo giornale sulla raccolta rifiuti a Moncalvo, da moncalvese mi sono sentito “bidonato” (per stare in tema). Il sindaco e l’assessora più che fare una foto con il bidone ci hanno “tirato il bidone”, in senso metaforico ovviamente.

Da consigliere comunale conosco bene la situazione e da candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, quale sono, capisco il tentativo di fare campagna elettorale, sempre e su tutto. Nascondere, però, una parte della “stupenda” narrazione sulla raccolta rifiuti (quella che, guarda caso, tocca le tasche di noi moncalvesi), non credo sia un buon atteggiamento da amministratore. Di certo non il mio, e, da qui, la decisione di scrivere per completare questo bel “romanzo”, lasciato da qualcuno forse volutamente incompiuto.

Sindaco e assessora, nelle loro entusiastiche dichiarazioni, si sono completamente dimenticati (e pensare che la notizia è proprio di questi giorni, difficile scordarsi) di svelare a noi moncalvesi il “premio” che ci spetta per il buon lavoro fatto nella raccolta rifiuti.
E, quindi, diciamolo: qual è il finale di questo “bel racconto”? Un aumento dei costi della raccolta rifiuti di circa il 10%! Una maggiorazione di quasi 50mila euro (passiamo da complessivi 521mila euro a 571mila euro), che sarà ribaltata completamente su noi moncalvesi che vedremo, così, aumentare la nostra bolletta annuale. Un vero boccone amaro per chi si sta facendo un mazzo tanto a seguire queste nuove procedure con diligenza e scrupolo e che, non solo dal 2024 ma da diversi anni ormai, vede sempre aumenti tariffari. L’ennesima presa in giro.

La “bidonata” maggiore che lasciano gli attuali amministratori è, però, un’altra. Spetterà alla nuova amministrazione, dopo le elezioni, mettere le mani in tasca ai cittadini per un sistema di raccolta rifiuti così fortemente voluto e imposto da loro in fretta e furia. Della serie: noi scegliamo (da soli) di cambiare ma, poi, qualcun altro si prende la grana di chiedere ai moncalvesi più soldi.

L’attuale Consiglio comunale, nell’ultima seduta della legislatura dello scorso 24 aprile, non è riuscito, infatti, ad approvare le nuove tariffe perché il calcolo così come in origine concepito è risultato alquanto “sballato” con (parole dell’attuale sindaco protempore) “utenze che arrivavano a pagare fino a mille euro in più di quanto versato lo scorso anno”. Incredibile!
Possibile che prima di mettere in moto tutta questa “rivoluzione” non ci sia stato un minimo di preparazione? Non si siano fatti studi e simulazioni sulle nuove tariffe? Si sia, quindi, partiti completamente alla cieca? Sapere le tariffe, e quanto avrebbero pagato i cittadini, non interessava all’attuale amministrazione?
Lascio a ciascuno farsi un’idea, e darsi una spiegazione, del perché questa amministrazione non abbia portato a termine ciò che ha iniziato. La mia io ce l’ho.
Si cambia il sistema, si chiedono maggiori sacrifici ai moncalvesi, si modificano usi e abitudini delle persone, si riducono i passaggi dei ritiri da parte dell’azienda (in pratica si obbliga la gente a tenere l’immondizia in casa il doppio di prima) e, poi, qual è il “premio” per chi fa tutto ciò? Pagare di più!

Potrei chiedere perché ancora oggi in certe aree di Moncalvo continua il vecchio sistema di raccolta, perché alcuni moncalvesi hanno i versamenti contati e altri no, perché i nuovi bidoni stradali che dovrebbero essere cosi tecnologici in realtà siano difettosi e si aprano “a mano” senza aver bisogno dei famosi “colombini”, bypassando il problema del conteggio dei versamenti. Potrei chiedere, per esempio, se siamo proprio certi che il sistema di raccolta rifiuti funzioni così bene, potrei chiedere se viene controllato cosa c’è nei bidoni dell’umido, dalla carta o della plastica perché a Moncalvo ci vivo, vedo e qualche sospetto ce l’ho. Potrei chiedere qual è il dato del rifiuto inquinato che non ci viene dato dagli amministratori. E poi potrei parlare dei sacchetti dei rifiuti che si trovano nelle piazzole che di certo non aiutano la pulizia e il decoro. Potrei chiedere perché non si è pensato alle difficoltà che ha la popolazione anziana o comunque fragile nel gestire questo nuovo sistema dei “colombini” così complicato e pesante anche fisicamente. Potrei chiedere questo e tanto altro.

Ciò che bisogna, però, ricordare è che questo nuovo sistema è costato circa 70 mila euro ai moncalvesi e il conto complessivo ancora non è finito perché mancano alcune fatture di Cosmo che devono arrivare. Parlare di 8 mila euro all’anno è un altro escamotage degli attuali amministratori per annacquare la questione. Si può dividere la cifra su tutti gli anni che vogliamo ma il costo totale sempre quello resta, non cambia e, soprattutto, non diminuisce. Abbiate il coraggio di dire la cifra tutta in una volta e non a “spizzichi e bocconi”.

In conclusione, quindi, chiedere di avere un sistema che funzioni, di avere tariffe eque e che premino e non penalizzino chi fa bene la raccolta differenziata mi pare veramente il minimo. Il minimo gesto di rispetto per i moncalvesi che non meritano di essere “bidonati”.

Diego Musumeci