Maranzana, ospiti illustri e conferenze di alto livello per il 17° Giacomo Bove Day

Il 25 giugno scorso si è svolto il 17° Giacomo Bove Day, noto anche come GBDAY, a Maranzana, una giornata dedicata all’alta cultura che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e rappresentanze istituzionali. L’evento è stato arricchito dalla presenza del consigliere prof. Mario Malandrone, in rappresentanza della Provincia e del Comune di Asti.

La mattinata è stata dedicata alla visita della Casa Museo Giacomo Bove, che ha accolto un gran numero di ospiti interessati all’eredità lasciata dall’esploratore. Nel pomeriggio, dopo una cerimonia di onori davanti al monumento dell’esploratore, si sono tenute le conferenze presso la rinomata cantina La Maranzana. Tra gli ospiti d’onore e i relatori, il dott. Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana, un ente che ha sempre sostenuto e promosso le imprese di Giacomo Bove.

Durante la manifestazione, sono intervenuti diversi esponenti di spicco, tra cui il presidente della cantina, Barbara Pastorino, il sindaco di Maranzana, Federico Sciutto, e il presidente dell’associazione, Maria Teresa Scarrone. Quest’ultima ha espresso il suo ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla promozione culturale del territorio e ha ricordato che oltre a Bove, l’Astigiano ha dato al mondo dell’esplorazione anche il grande Umberto Cagni e il Cardinal Guglielmo Massaia.

La conferenza del dott. Cerreti è stata particolarmente apprezzata dal pubblico. Con la sua eloquenza Cerretti ha illustrato la prima spedizione antartica italo-argentina compiuta da Bove nel 1881-82, in Patagonia e Terra del Fuoco, nonché i riconoscimenti che Bove ricevette al suo ritorno. Data la prestigiosa presenza in sala, il presidente ha inoltre invitato il prof. Francesco Scalfari, il prof. Stefano Schiaparelli, il dottor Maurizio Molan e l’esploratore Mario Brigando a prendere la parola.

Il prof. Scalfari, membro della commissione scientifica dell’associazione Giacomo Bove & Maranzana, ha illustrato i contenuti della sua conferenza tenuta a Firenze, ospite della Società Italiana di Antropologia e Etnologia, presso il Museo Nazionale di Antropologia e Etnologia. Durante l’intervento, ha parlato della collezione di scheletri fuegini portati da Bove in Italia dopo la sua spedizione.

Molto interessante è stato anche l’intervento del prof. Schiaparelli, direttore del Museo dell’Antartide di Genova, che ha scoperto una nuova forma di vita durante le sue ricerche in Antartide. Questa specie di Policheti, invisibili ad occhio nudo, è stata battezzata “Giacomobovei” in onore dell’esploratore.

Il dott. Molan, autore del libro “Tra due Mari – storie di uomini, stretti e canali“, ha dedicato un capitolo a Giacomo Bove, rivelando come il nome dell’esploratore sia legato a molti dei luoghi descritti nel suo libro.

L’intervento di Mario Brigando, esperto di esplorazioni e conoscitore personale del padre Alberto Maria De Agostini, ha suscitato grande interesse. De Agostini, dopo Giacomo Bove, ha dato un contributo determinante alla conoscenza e alla mappatura di molte zone totalmente sconosciute della Patagonia, tra Cile e Argentina.

Al termine delle conferenze, il dott. Gianmario Regge di Torino ha consegnato al Comune un’opera d’arte straordinaria: il plastico del centro storico di Maranzana. Questo gesto ha sottolineato l’importanza di preservare la storia e il patrimonio culturale della città.

Concludendo l’evento, il presidente ha sottolineato l’importanza del Giacomo Bove Day come una giornata dedicata alla rievocazione del passato, ma anche come un trampolino di lancio per un futuro responsabile che promuova la scoperta e la conoscenza del territorio. L’obiettivo è mettere in evidenza l’interazione tra l’uomo e la natura, valorizzando le attività umane nel contesto sociale e ambientale.