Al Festival Asti Teatro 45 l’anteprima nazionale dell’ultimo spettacolo di Casa degli Alfieri

Casa degli alfieri, la storica compagnia teatrale con un patrimonio di lavoro d’arte comune di oltre cinquant’anni, dopo diversi anni, ritorna sul palco del Festival Asti Teatro con un don Chisciotte che innova l’opera di Luciano Nattino mettendo in scena, al fianco del cavaliere errante, una donna.

Luciano Nattino è stato tra i promotori nel 1979 del Festival Asti Teatro. In esso, la compagnia ha portato in scena svariati debutti, ne ha segnato la storia e realizzato sezioni indimenticabili oltre averne avuto la direzione nel 1997.
Oggi gli Alfieri vivono e lavorano da un trentennio in una casa del teatro sulla cima di una collina del Monferrato, crocevia di artisti e punto di partenza per esperienze internazionali, impegnandosi con approcci e modi diversi ma confluenti, a portare il teatro fuori dai suoi binari, dentro la vita.

Un Don Chisciotte nuovo, originale, attuale, che si muove e combatte le sue battaglie nei difficili tempi odierni, in cui la speranza non è merce a buon mercato. Ma soprattutto un Chisciotte che trascende il classico dualismo con Sancho Panza, perché questa volta al suo fianco vi è una donna, Cloe, che apre a nuove possibilità di interazione tra i protagonisti.
È proprio il femminile la chiave artistica grazie alla quale nasce “Chisciotte”, il nuovo spettacolo di Casa degli alfieri, in coproduzione con Festival Asti Teatro 45, che sarà presentato in anteprima nazionale, nell’ambito del festival, domenica 25 giugno alle 19 e, in replica, lunedì 26 alle 21 allo Spazio Kor di Asti.

La pièce, scritta da Patrizia Camatel, in scena insieme a Tommaso Massimo Rotella, che ne cura anche la regia, è tratta dall’omonimo testo teatrale di Luciano Nattino del 1998, che fu il frutto della collaborazione degli alfieri con il Living Theatre di Judith Malina, lo storico gruppo di New York che ha segnato la storia dello spettacolo della seconda metà del novecento e con cui gli artisti di Castagnole Monferrato avevano anche lavorato per il loro fortunatissimo “Maudie e Jane” del 1994.
L’esigenza di rimettere in scena la storia di uno degli eroi della letteratura più conosciuti e amati arriva direttamente da Nattino, che ha sempre dichiarato che “i suoi testi fossero labili, in quanto mutevoli, mai definiti una volta per tutte, oggetto di continue, rivisitazioni, cambiamenti, ritorni”. Tra le sue ultime volontà, ci fu proprio la riscrittura, mai completata, e il “ritorno” di Chisciotte, che avrebbe poi consegnato a Camatel.

A partire dalle sue indicazioni e dalle sue parole, Patrizia Camatel oggi ne fa dunque una sua versione, in cui il protagonista maschile è un reduce mai del tutto tornato dal fronte e dal suo orrore, che cerca rifugio nel mondo romanzesco degli antichi cavalieri, mentre lei una donna sola alle prese con la sopravvivenza, entrata quasi per caso nella vita dell’eccentrico personaggio, e destinata a camminargli accanto.

In uno spazio scenico onirico, curato dalla scenografa e costumista Agnese Falcarin, con in scena le macchine dei suoni dell’artista/artigiano poliedrico Antonio Catalano, si dipanano ancora una volta le avventure del più noto cavaliere errante, con lievità e romanticismo, musica, giochi di ruolo, trasformismo, nel tentativo strenuo di tenere sempre viva la fiammella della speranza, ma soprattutto nella volontà di consegnare ancora una volta agli ascoltatori una storia con cui continuare la propria “recherche” della felicità.

Per approfondire queste e altre tematiche, Patrizia Camatel e Tommaso Massimo Rotella saranno ospiti di “Pensiero Profondo – Quattro chiacchere con gli artisti”, il ciclo di aperitivi organizzati da Asti Teatro per consentire al pubblico di incontrare gli artisti del festival e scoprire qualche curiosità sugli spettacoli. L’appuntamento, a ingresso gratuito, è per le 18 di sabato 24, alla vigilia dell’anteprima, alla Caffetteria Mazzetti di Corso Alfieri 357.
I biglietti di ingresso per lo spettacolo (12 euro intero, 10 ridotto) sono acquistabili presso il Teatro Alfieri (via Teatro Alfieri 2) o su bigliettoveloce.it.
Per info e prenotazioni 0141.399057 – 0141.399040 o su astiteatro.it

Tommaso Massimo Rotella
Inizia il suo percorso professionale come attore e prosegue nella direzione del teatro di movimento e della danza, ed infine, della regia. Ha fatto parte del “Gruppo Danza Contemporanea Bella Hutter/Sutki diretta da Anna Sagna. Dal 1990 conduce una personale ricerca che lo porterà a collaborare con il Teatro di Dioniso, il Gruppo della Rocca, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro alla Scala, il Teatro Regio di Torino. Cura la regia di diverse produzioni di prosa e opera lirica. Nel 1997 è docente al “corso di perfezionamento per giovani attori” del Teatro di Roma diretto da Luca Ronconi. E’ stato diretto, tra gli altri, da F. Tiezzi, V. Malosti, G. Giusto (cinema), Luciano Nattino, Oscar De Summa. Dal 2012 è Direttore Artistico, insieme a Silvia Gatti, del Teatro Vecchio Mercato di Gassino T.se (TO). Nel 2023 ha diretto per casa degli alfieri “La Passiùn di Gesü Crist”.

Patrizia Camatel
Staff di AR.TE.PO., attrice, autrice, regista teatrale. È socia del Teatro degli Acerbi di Asti e collabora con la casa degli alfieri dal 2003. Si occupa di prosa di radice popolare, narrazione, teatro per ragazzi. E’ stata diretta da L. Nattino, O. De Summa, Frosini/Timpano. È referente per il Piemonte del Progetto Antigone diretto da L.Quintavalla. È autrice e regista di Soldato Mulo va alla guerra, Guido suonava il violino e Guarda che silenzio che c’è ‘20.
Nel ‘22 ha lavorato alle produzioni La leggenda del quarto Re Mago di Antonio Catalano e La Macchina Magnifica, progetto di valorizzazione del territorio dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano.