Il paesaggio rurale dell’Alta Langa protagonista della due giorni di “La Rondine chiama”

Il 21 e 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, l’Alta Langa delle valli Belbo e Rea ha ospitato la seconda edizione di “La Rondine chiama”, manifestazione che prende spunto dall’inclusione tra i paesaggi rurali tradizionali italiani dello sfondo delle opere contadine di Beppe Fenoglio, riconosciuto col nome di “Alta Langa della Malora fenogliana” da una mappa interattiva pubblicata online sul sito della Rete Rurale Nazionale. Una due giorni cui ha aderito con passione anche Valle Belbo Pulita, l’associazione canellese che da anni promuove la cultura del rispetto ambientale.
Quest’anno sono stati protagonisti i comuni di Niella Belbo e Murazzano, mantenendo come fulcro dell’iniziativa lo spazio multimediale della Censa di Placido a San Benedetto Belbo per il fascino e l’ispirazione di un luogo letterario evocativo.

la rondine chiama

“L’obiettivo della manifestazione è duplice: a partire da momenti di immersione negli anfratti dove si cela la natura più pura e integra della Langa, suscitare momenti creativi dedicati al rapporto tra natura e letterature ispirate a territori che si riconoscono nel rapporto viscerale che Fenoglio ha instaurato con la sua Langa.” spiega Enrico Rivella, biologo ed esperto di paesaggio rurale, e protagonista delle attività di approfondimento della due giorni in Alta Langa.

Il primo giorno, il 21 aprile, gli studenti degli istituti comprensivi di Bossolasco-Murazzano e Cortemilia-Saliceto sono stati accompagnati a scoprire luoghi e paesaggi di alcuni racconti capolavoro di Fenoglio che loro stessi stanno interpretando nell’ambito di un progetto video promosso dalle scuole. “Nel pomeriggio grazie alla guida di esperti in geoscienze e biologia di ARPA Piemonte si è effettuata una perlustrazione trasversale dall’ambiente ripariale del Belbo alle più alte creste della dorsale del Passo della Bossola, ricostruendo la storia geologica e naturale delle Langhe dagli affioramenti di roccia e dall’osservazione della vegetazione e, sulla base di toccanti letture dell’attrice Ada Prucca di brani fenogliani correlati agli ambienti visitati (i racconti Il gorgo e L’addio), indagando gli stretti legami che intercorrono forme naturali e la civiltà rurale. In particolare, il punto strategico e panoramico di Bricco San Luigi nei pressi del Parco Safari di Murazzano ha consentito di spiegare le forze telluriche che hanno trasformato un tranquillo altopiano ondulato in un mare di colline di energico rilievo e versanti asimmetrici, “mammutiche e poderose” così le ha descritte Fenoglio.” illustra Rivella.

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Nel tardo pomeriggio il gruppo di circa 30 insegnanti di Langa e dintorni, a cui si sono uniti privati cittadini, sono scesi su San Benedetto Belbo per visitare il Parco letterario “Camminando con Fenoglio” e il suo luogo più significativo, la Censa di Placido. A sera, dopo un rinfresco offerto dall’Amministrazione comunale, si è svolto l’evento clou del festival con letterature e territori a confronto, con letture, interpretazioni e coinvolgenti esperienze musicali.

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La giornata del 22 si è aperta con il raduno pomeridiano al Mulino a vento di Murazzano con un gruppo di camminatori che si è immerso nella Valle Rea. Si tratta di un luogo “in grado di riunire in un sol colpo il più autentico dei paesaggi dell’epopea pastorale di Langa con l’espressione più integra della natura di Langa tramite gli ambienti boschivi e acquatici lungo Rea, nome evocativo dell’antica divinità della natura, degli animali e dei luoghi selvatici. Il primo stop è stato alla bellissima fonte in pietra di Larone, uno degli habitat sorgentizi più puri delle Langhe, cinto di epatiche e capelvenere, luogo ideale per declamare la bellissima poesia “Bellezza cangiante” del seicentesco G.M.Hopkins, tradotta magistralmente da Fenoglio” come raccontano i promotori dell’iniziativa. Il corteo è poi proseguito costeggiando il rio a metà tra i boschi che ammantano il ripido versante sinistro ed i prati e coltivi in destra, fino al guado che ha permesso di raggiungere i ruderi dell’antico molino del Rea, avvolto ormai dalla vegetazione e dominante uno spettacolare anfiteatro composto dagli affioramenti degli strati geologici di cui è costituita la Langa. Qui nella meravigliosa acustica si è potuta librare la poesia di Fenoglio sui boschi e rittani, gli antri della natura più selvaggia delle Langhe. E’ seguito un intervento di sensibilizzazione sull’importanza e utilità della valorizzazione degli antichi mulini di Langa da parte della sezione Italia Nostra di Alba.” prosegue Rivella.
Tornati in paese i partecipanti si sono uniti nel Salone multimediale di Murazzano al pubblico accorso all’evento finale del festival.

Rivella stessa ha illustrato, in conclusione della due giorni, la mappa interattiva del paesaggio e “come dai suoi elementi salienti del patrimonio naturale e culturale, luoghi fenogliani compresi, possa avviarsi uno sviluppo delle aziende agricole attente alla custodia del paesaggio e della natura”.
La rassegna si è conclusa con uno spettacolo a cura della compagnia musical-teatrale Canzon&Teatro sul tema del Partigiano over the rainbow, Beppe Fenoglio.