Asti – Cuneo, il nuovo stop ai lavori infiamma la politica

Sono diverse le reazioni politiche arrivate in queste ore dopo la notizia dello stop da parte del sovraintendente ai Beni Culturali all'ultimo lotto dei lavori

Sono diverse le reazioni politiche arrivate in queste ore dopo la notizia dello stop da parte del sovraintendente ai Beni Culturali all’ultimo lotto dei lavori. Mentre domani il Governatore Cirio sarà a Roma per un vertice al ministero della cultura  non mancano le voci che si levano dal territorio.

Gribaudo (PD): “continua lo scaricabarile tra Regione e Governo”

“Dopo averla data già per cosa fatta, arriva un nuovo stop alla Asti – Cuneo. A detta del Ministro Salvini, sarebbe stato un non precisato “sovrintendente” a bloccare ancora l’iter burocratico. Siamo preoccupati –  spiega Chiara Gribaudo, deputata PD – c’è grande approssimazione e continua lo scaricabarile tra Regione e Governo. Non si conoscono le ragioni del “no” del Ministero della Cultura, così come non abbiamo nessuna notizia sulle contromisure immaginate dal Ministro alle Infrastrutture. Chiediamo chiarimenti a chi aveva fatto dello “sblocca cantieri” il suo manifesto da campagna elettorale. Trovino soluzioni immediate – continua Chiara Gribaudo – parliamo di un’infrastruttura di importanza fondamentale per la provincia di Cuneo e per il Piemonte, che per superficialità di qualcuno rischia di subire nuovi ritardi e perdere i finanziamenti”.

Lucia (Azione): “Mentre Asti si candida a Capitale della Cultura, si impiega 1 ora e mezza per percorrere 80 km”

“Ancora una volta, dai proclami elettorali non si ricava alcun risultato tangibile e concreto se non quello di aver illuso coloro che da anni esprimono l’esigenza di collegare due importanti capoluoghi come Asti e Cuneo, lasciandosi alle spalle decenni di isolamento del sud Piemonte. Stiamo assistendo ad un deplorevole scaricabarile- così il coordinatore di Azione Federico Luciatra i pantani della burocrazia italiana e colpi di coda dovuti a variazioni in corso d’opera da parte della Società, gli unici a pagarne le spese, e i pedaggi austradali tra i più cari d’Italia, saranno come di consueto i cittadini e gli imprenditori, per i quali ulteriori ritardi significano extra costi d’impresa, traffico, inquinamento e perdita di opportunità. L’altra grande vittima è un sogno etichettato Unesco, che ogni anni attrae migliaia di turisti da ogni angolo del mondo, i quali ora potranno senz’altro godere della bella vista dei paesaggi vitivinicoli e delle sue “opere strategiche incompiute a cielo aperto”. In tutto questo, mentre Asti si candida a Capitale della Cultura, ci domandiamo l’assurdità di impiegare 1 ora e mezza per percorrere 80 km, con il traffico pesante che attraversa e inquina le vie cittadine. L’ennesima ferita alle prospettive di crescita della nostra città”.

Scalfarotto (IV): ” Il destino dell’AT-CN  pare una beffa all’economia di uno dei territori più produttivi del Paese”

“Venga fatta immediata chiarezza sul blocco del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, alla luce delle sconcertanti notizie riguardo l’ennesimo stop ai lavori dell’ultimo tratto di 9km. L’autostrada delle Langhe, un’infrastruttura necessaria e il cui destino pare una beffa alle popolazioni e all’economia di uno dei territori più prestigiosi e produttivi del Paese, nonostante le promesse di un governo che anche in questo caso smentisce se stesso, non riesce ancora a vedere il completamento. Un rompicapo lungo 30 anni che non trova soluzione nemmeno questa volta e rischia in un momento così delicato per il Paese di essere l’ennesima promessa elettorale non realizzata a discapito dei cittadini e delle imprese” conclude il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto.