Parte l’anticipo del pagamento del TFS per i dipendenti pubblici

Dal 1 febbraio i dipendenti pubblici potranno riscuotere il loro TFS quasi come i dipendenti del settore privato riscuotono il TFR.
“Da anni i dipendenti pubblici sono discriminati e, a causa di una legge ingiusta, possono riscuotere il loro T.F.S. (trattamento di fine servizio) solo a distanza di tempo (addirittura fino a sette anni) dalla data della pensione, mentre i dipendenti del settore privato ricevono il TFR (trattamento di fine rapporto) al massimo in sei mesi.” spiega Salvatore Bullara, responsabile CISL FP Asti Alessandria che continua sottolineando come quella dei dipendenti pubblici sia “una situazione discriminante sulla quale la Corte Costituzionale si era già pronunciata stabilendone l’incostituzionalità, ma che ancora, nonostante ciò perdura, e che in un periodo storico in cui l’inflazione annua viaggia a due cifre costituisce un danno enorme per i dipendenti.”

In attesa di una legge che restituisca ai dipendenti pubblici il pieno godimento dei loro diritti il Consiglio di Amministrazione dell’INPS non è rimasto inerte ma ha stabilito una nuova prestazione per i dipendenti pubblici iscritti alla gestione delle prestazioni creditizie e sociali (un fondo per il quale versano una contribuzione aggiuntiva rispetto ai dipendenti del settore privato): l’anticipo della liquidazione del TFR/TFS. Dal 1 febbraio 2023, in via sperimentale e per un triennio, i dipendenti pubblici possono chiedere l’anticipo del loro TFS/TFR pagando un interesse del 1% annuo più una “una tantum” dello 0,50% a copertura dei costi amministrativi.

La prestazione rimane una soluzione kafkiana – commenta Bullara – con il dipendente che per avere i soldi per i quali ha versato i contributi per tutta una vita deve chiedere un prestito all’Ente che glieli custodisce e pagargli un interesse, ma costituisce comunque una risposta, nei limiti di quello che può fare l’INPS e per la quale tocca rendere merito all’Istituto previdenziale, rispetto all’incapacità dei politici a risolvere il problema.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla CISL FP di Asti.