“Impegno per la pace e contro ogni forma di discriminazione”: queste le motivazioni per la cittadinanza onoraria al Papa

Sarà votata nel Consiglio Comunale in programma il prossimo 16 novembre la proposta di cittadinanza onoraria a Papa Francesco, che verrà in visita ad Asti il prossimo 19 e 20 novembre.

Oggi la Giunta comunale di Asti deliberato di proporre al Consiglio Comunale di riconoscere con viva e partecipe
commozione la cittadinanza onoraria a Sua Santità Papa Francesco con la seguente motivazione:
Per il forte impegno per la pace nel mondo ed i quotidiani messaggi di solidarietà e fraternità contro ogni forma di discriminazione, valori contemplati anche dallo Statuto della Città di Asti” e “Per il forte legame col territorio astigiano e piemontese testimoniato dalla continuità dei contatti con la famiglia e le istituzioni e simbolicamente rappresentato dal sacchettino di terra astigiana prelevata a Bricco Marmorito”.

Lo Statuto del Comune di Asti prevede, all’art.1, tra i Principi informatori cui ispira la propria azione, anche quelli della tolleranza, della solidarietà, dell’assenza di discriminazioni e della fraternità, richiedendo che l’agire politico anteponga il bene della comunità agli interessi di parte, sia personali, che di gruppo e di partito.
Simbolo di tali valori può considerarsi la figura del Santo Padre, da sempre attento a richiamare i politici di tutto il mondo a far si che “la responsabilità politica sia vissuta a tutti i livelli come forma alta di carità” (intenzione universale di preghiera proposta da Sua Santità per il mese di luglio 2015).
Principi già espressi nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium promulgata il 24 novembre 2013 con cui il Papa aveva affermato che “la politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune […] Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri”.
Analogamente, Sua Santità, nel discorso ai membri della Fraternità politica Chemin Neuf nella Sala Clementina del 16 maggio 2022, ha sostenuto che “la politica, oltre che attraverso l’incontro, si porta avanti con una riflessione comune, alla ricerca di questo bene generale, e non semplicemente con il confronto degli interessi contrastanti e spesso opposti”.