Bando Gaia: perché l’Amministrazione ha fretta di cambiare?

Più informazioni su

“La nuova amministrazione Rasero non perde tempo e non va neanche in ferie: in pieno ferragosto pubblica l’avviso del bando per la ricerca di un nuovo presidente di Gaia S.p.A., la società di gestione rifiuti a servizio di tutta la Provincia, guidata da un consiglio di amministrazione il cui presidente è nominato dal sindaco di Asti, comune capofila. 12 agosto pubblicazione, 26 agosto scadenza. Quanta fretta. La cosa strana è che l’attuale presidente, dott. Luigi Visconti, nominato dallo stesso Rasero a giugno 2020, ad oggi non risulta dimissionario. Ovvero: Gaia il presidente ce l’ha, scadrà con tutto il C.D.A. fra 8 mesi, quando il sindaco dovrà di nuovo avviare la ricerca del prossimo presidente. Forse Rasero ha deciso di sostituire velocemente Visconti perché è stato un presidente inadeguato?” E’ questa la domanda che si pone la coalizione Astinsieme riguardo al nuovo bando per il presidente di Gaia, che scadrà il prossimo 26 agosto.

“Analizzando gli anni della sua presidenza, come emerge dalle informazioni del sito di Gaia, si riscontra l’approvazione di bilanci chiusi sempre in utile, investimenti di circa 40 ML di euro per il rifacimento e l’ammodernamento degli impianti di trattamento e recupero dei rifiuti. Si tratta di investimenti che hanno portato, e ancora porteranno, nuovi posti di lavoro, benefici ambientali e ricchezza al nostro territorio.
E poi i numerosi premi a livello nazionale che Gaia ha ricevuto durante la presidenza Visconti, quali, per citare gli ultimi, il “Premio Industria Felix – L’Italia che compete” e il premio EMAS ED ECOLABEL UE 2021 per la Dichiarazione Ambientale, mentre l’impianto di compostaggio ha ottenuto il marchio di qualità del CIC tra i primi in Italia e continua a mantenerlo tuttora.
Tuttavia per Rasero pare sia arrivato il momento di cambiare. Alcuni organi di stampa si lanciano addirittura nella previsione di chi sarà il futuro presidente indicando come probabile la nomina di un dirigente di Fratelli D’Italia, di cui viene fatto il nome, nonostante il bando sia ancora aperto.
Come sempre quando un nome viene fatto troppo in anticipo su ogni altro possibile candidato i casi possono essere due: o è tale la certezza che i bandi di questo tipo non meritano nemmeno la correttezza formale di attendere che siano scaduti per decretare il fortunato nominato essendo in sostanza una mera spartizione di poltrone, oppure è un segnale dato per “bruciare” una candidatura, nonché la parte politica che la esprime, dando credito a nuovi disaccordi interni al centrodestra.
In tutti i casi non sembra un buon inizio per quella assoluta trasparenza nelle nomine, basata unicamente sul merito, tanto sbandierata dal Sindaco in campagna elettorale”.

Più informazioni su