L’ambasciatore di Israele ad Asti: “Italia riconosca Gerusalemme nostra capitale”

Italia e Israele sono popoli fratelli: entrambi abbiamo conosciuto un lungo cammino per conquistare la nostra indipendenza e la nostra libertà”. Stamattina l’ambasciatore dello Stato di Israele in Italia, Dror Eydar, è venuto in visita ad Asti per partecipare ad un  convegno a Palazzo Ottolenghi in occasione del diciottesimo compleanno dell’Associazione Italia Israele, sezione di Asti,  presieduta dall’avvocato Luigi Florio.

Ai lavori hanno partecipato anche Claudia Debenedetti, della comunità ebraica di Casale Monferrato, Cristina Franco dell’ Associazione Italia Israele di Savona e Carlo Benigni, presidente dell’Udai (Unione Associazioni pro Israele).

L’ambasciatore, nel suo intervento, ha fatto un accorato appello per risolvere l’annosa questione del riconoscimento della capitale dello Stato di Israele, Gerusalemme, che però viene riconosciuta solo da poche nazioni: tra queste non c’è l’Italia (che continua a mantenere la sua sede diplomatica a Tel Aviv).

Dal mio arrivo come ambasciatore in Italia ho voluto spingere l’idea di spostare la sede dell’ ambasciata italiana da Tel Aviv a Gerusalemme – ha detto Dror Eydarad oggi l’Italia non riconosce la nostra capitale. Siamo abituati a questo assurdo: cosa è Israele senza Gerusalemme, cosa è Israele senza Re David?”.

Tutte le religioni benedicono il pane nelle loro preghiere – ha continuato – la nostra capitale è il nostro pane. La nostra gioia non è completa senza essa. Plaudo all’iniziativa del Piemonte di attuare le sue iniziative culturali a Gerusalemme: spero che questo possa spingere il vostro Governo a riconoscere la nostra vera capitale”.

Un accenno anche alla situazione ucraina, vista da Israele: “Chi guarda alla situazione ucraina, aggredita da una potenza atomica non può fare altro che pensare anche alla situazione israeliana. Il prossimo problema del mondo sarà l’Iran: in ogni luogo del medioriente dove c’è instabilità, là troverete tracce iraniane. Dobbiamo con forza opporci al nucleare iraniano: gli accordi di Vienna hanno barattato due anni di pace con una sostanziale inerzia nei confronti del loro programma atomico”.

I lavori sono proseguiti con gli interventi degli altri relatori.

Il presidente Luigi Florio ha elencato brevemente l’attività fatta dall’Associazione in questi anni: “Sono mtissime le cose fatte in questi anni: abbiamo presentato decine di libri sul rapporto tra il nostro Paese e Israele, abbiamo organizzato diversi festival culturali e in uno di questi abbiamo invitato la senatrice a vita Liliana Segre. Se un altro presidente della Repubblica avesse avuto la stessa sensibilità di Mattarella, anche la nostra concittadina Enrica Jona avrebbe avuto tutti i requisiti per questa carica”.

Florio ha poi concluso con le ultime vicende che hanno visto l’associazione impegnata nella lotta contro l’antisemitismo: “Abbiamo recentemente denunciato pubblicamente un videogioco dove l’obiettivo era quello di uccidere più israeliani possibili”. 

Maurizio Rasero
Dvor Eydar ambasciatore Israele
Claudia Debenedetti
Dvor Eydar ambasciatore Israele
Dvor Eydar ambasciatore Israele
Generico aprile 2022
Florio associazione Italia israele
Generico aprile 2022