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Nelle scuole astigiane scienza e parole diventano giochi di società

Vi piacciono i quiz di parole o i giochi di società? Avete mai pensato di inventarli voi? E lo sapete che dal 1992 esiste il Premio Archimede, un concorso per giochi da tavolo inediti?

Giocare è un lavoro molto serio, frutto di impegno e di rispetto di regole. E’ quanto ci dimostrano gli studenti dell’Istituto Giobert di Asti e del Pellati di Nizza Monferrato con due progetti che vi presentiamo.

Alchicromia

Nel 2020 la classe 2 BL (attuale 4AL) dell’Istituto Pellati di Nizza, coordinata dalla professoressa Giuseppina Bogliolo aveva realizzato un gioco di società per la terza edizione di “Fotonica in gioco”, concorso nazionale collaterale al Premio Archimede. “Fotonica in gioco” è promosso dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR ed è aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori italiane. Il tema della terza edizione del concorso è stata ispirata a una frase di Leonardo Da Vinci: “Che cosa è ombra e lume, e qual è di maggior potenza”.

I giovani studenti hanno realizzato Alchicromia un gioco che parla di laser, specchi, reazioni chimiche e decadimenti nucleari. “Abbiamo terminato il prototipo negli ultimi giorni di febbraio 2020, quelli prima del lockdown: i ricordi legati a quei momenti ed al gioco sono speciali ed indimenticabili perché dopo tutto è cambiato” ricorda Edoardo, mentre Simone aggiune: “Per la prima volta il nostro istituto ha partecipato alla progettazione e realizzazione di un gioco da tavolo, per di più di tema scientifico! Un’esperienza unica”.

Alchicromia si è aggiudicato il 3° posto ricevendo il premio dal dottor Fabio Chiarello, coordinatore del concorso e dalla dottressa Roberta Ramponi, direttrice dell’Istituto di Fotonica e nanotecnologie.

pellati
Alcuni studenti con il gioco Alchicromia

Parole in pista

Passiamo dalla scienza alla lingua italiana con le classi quarte dell’Istituto Giobert di Asti. Gli studenti, coordinati dalla professoressa Giulia Torretti,  durante la prima settimana di scuola, hanno presentato a tutti i nuovi iscritti “Parole in Pista”, divertenti giochi linguistici.

Sono stati inventati e presentati quattro tipi di giochi: “Una tira l’altra”, basata su catene di parole in sequenza legate da associazioni di idee; “Trova la parola”, in cui i ragazzi delle prime sono diventati investigatori, alla ricerca di termini da scovare con il minor numero di indizi possibile; “Sotto mentite spoglie” nel quale erano nascosti, anagrammati e da smascherare, nomi e cognomi di personaggi famosi; “Ecco spiegato”, in cui modi di dire e indovinelli richiedevano commenti e interpretazioni. Le risposte esatte delle squadre dei concorrenti venivano ricompensate con gettoni.

giobert parole in pista
Gli studenti ideatori di “Parole in Pista”

Tra parole indizi, indovinelli, anagrammi si è scoperto l’aspetto profondo e divertente della lingua italiana.  Per i nuovi iscritti è anche stato un modo per avvicinarsi a termini tecnici di Economia, Diritto o Informatica, materie che andranno a studiare nel corso dei cinque anni al Giobert.

Di seguito i giochi di parole realizzati e inseriti in un giornalino –->>PAROLE IN PISTA 

E se anche voi volete cimentarvi nella progettazione di un gioco da tavolo ecco il video di presentazione del Premio Archimede.