Andrea Cerrato risponde a Angela Quaglia: ”Chi governava Asti quando è stata dimenticata dal dossier Unesco?”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell'Assessore del Comune di Asti Andrea Cerrato in risposta alla lettera di Angela Quaglia (clicca qui per leggerla).

 “119.285 arrivi con un incremento dell’8.1%,  292.918 presenze con un incremento  del 9.5% nell’Astigiano, la sola città di Asti con 82 strutture ricettive e 1.674 posti letto ha registrato 97.682 presenze tra Italiani e stranieri con una permanenza media di 2.28 notti (ad Alba la permanenza media è di 2.31 notti). In sintesi rispetto l’anno precedente nel 2014 registriamo un incremento del 9.5% delle presenze e un +8.1% negli arrivi.

Sono dati eccezionali per il nostro territorio, da evidenziare a livello regionale e nazionale dove in molti casi il segno è negativo. Il turismo si misura in pernottamenti e numeri, non con altro. Molto è il lavoro ancora da fare, ma questi sono dati di un lavoro non improvvisato, realizzato con gli Enti del territorio, in primis la nostra Amministrazione. Sono dati ufficiali, forniti dall’Osservatorio del Turismo. E’ molto più agevole, forse meno piacevole, leggere dei dati, dei numeri, che fare accuse o alzarsi alle 7 del mattino per controllare se un Bus passa o meno. Mi pare però dovuto dare altre informazioni.

Non si è alla ricerca di foto sui giornali ma semplicemente si crede in un progetto preciso, far si che il Monferrato diventi una vera regione turistica che possa non competere ma essere complementare alle Langhe. Questa d’altronde è l’indirizzo di riforma della nuova e futura ATL e questo dovrebbe essere anche l’indirizzo del vostro tanto sbandierato progetto Enolandia; qui però si sta costruendo il sistema Monferrato non subordinato alle già collaudate Langhe. Questo è lo spirito del protocollo MonferratoExpo2015 sottoscritto da provincie, comuni, camere di commercio, atl nello spirito di fare sistema, nell’anno di Expo2015 e guardando oltre.

Il bus o shuttle MonferratoExpress va in questa direzione, è un servizio di collegamento tra il Monferrato e il sito espositivo di Rho (un servizio turistico, non di linea), sette giorni su sette, su prenotazione (detto in conferenza stampa, scritto sui giornali e ribadito recentemente dall’Amministratore Delegato). Il bus non viaggia vuoto, sarebbe antieconomico partendo da Casale Monferrato, il biglietto per entrare in Expo2015 deve essere convertito prima di accedere al sito, quindi uno sa per tempo quando andare e se interessato prenota il servizio. Anche per una sola persona il servizio è garantito e nei prossimi giorni la Stat posizionerà fronte ATL una palina dedicata. E’ un servizio per i turisti che soggiornano ad Asti, ma utilizzabile anche dagli Astigiani.

Il servizio che abbiamo portato ad Asti non prevede aiuti pubblici, è un’iniziativa totalmente imprenditoriale della STAT Viaggi di Casale che scommette sul nostro territorio, come noi. Ricorderà nel 2010 il famoso Vinobus di Ejarque e della Provincia di Asti? Quelli forse erano soldi (molti) della collettività. E’ storia ormai ma è giusto ricordare. Perché STAT Viaggi e non ASP, molto semplice. STAT è sia vettore che tour operator con agenzia viaggi in Asti Centro, è inoltre Reseller ufficiale di Expo2015. Asp è solo un vettore, auspico personalmente che in un prossimo futuro diventi anche tour operator per aprire nuovi mercati.

Asti dopo anni di oblio torna in circuiti importanti come quelli delle Città del Vino (oltre 460 città in rete), delle Città del Bio (oltre 200 enti pubblici coinvolti), come quello delle Piccole Italie. Sono stati fatti nei mesi scorsi  incontri per amministratori e imprenditori per capire le opportunità di Expo2015, del Fuori Expo, del mercato cinese, altro. A Milano si faranno presentazioni importanti alla stampa ma anche agli operatori italiani (a giugno il primo con il gruppo Gattinoni ad esempio) e stranieri. Giovedi ad Alessandria si presenterà il materiale promozionale del territorio con un palinsesti eventi per la prima volta condiviso. Sarà distribuito a Milano, non qui. C’è un sito internet  in più lingue che parla di territorio e non di singole Amministrazioni.

Nei prossimi giorni, giovedi, si terrà ad Asti l’incontro di tutti i Sindaci dell’area Unesco per discutere i flussi turistici e le nuove strategie con l’Assessore Regionale.  Asti vuol dire la sua anche sul riconoscimento Unesco e far valere il proprio peso; la città non è inserita nel territorio riconosciuto nonostante abbia il più grande vigneto di tutto il Piemonte oltre 160 ettari, chi governava la città quando il dossier di candidatura è stato chiuso dimenticandosi proprio di Asti? Un po’ di ottimismo, almeno guardando i dati dovrebbe esserci.”

 

Andrea Cerrato

 

Assessore della Città di Asti

Turismo, Agricoltura, Expo2015