Lettere al direttore

“Giardino verticale sul Palazzo della Provincia di Asti: proposta seria o provocazione?”

La proposta del sindaco di Asti Maurizio Rasero di inserire nel Recovery Fund un progetto di giardino verticale sul Palazzo della Provincia di Asti (leggi QUI) ha destato diverse reazioni e dubbi soprattutto tra la minoranza consigliare che ha invato alla Redazione una lettera che riportiamo di seguito.


Abbiamo appreso dai giornali della nuova proposta del Sindaco di istituire un giardino verticale sulla facciata del Palazzo della Provincia.
Secondo il Sindaco, che avrebbe consegnato una lettera ai consiglieri provinciali che rappresentano il Comune di Asti, tale proposta dovrebbe essere inserita nei progetti da presentare alla Regione ( e poi al Governo) per essere inseriti nell’ambito del Recovery Fund.
Le motivazioni addotte dal Sindaco sono molteplici: un’originale copertura della facciata; un esempio di riforestazione urbana; un’attrattiva turistica; l’abbattimento del tasso di inquinamento.

Ci chiediamo se la sua è una proposta seria o una provocazione.
In un momento in cui i cittadini stanno stringendo i denti ( e qualcuno anche la cinghia) per le difficoltà legate alla mancanza di lavoro e di prospettive e mentre cresce la preoccupazione legata all’espandersi delle varianti del Covid, mentre, inoltre, tutti stanno cercando di trovare le strategie migliori per favorire nuova occupazione mediante investimenti produttivi… ecco che esce una proposta che definire estemporanea sarebbe eufemistico!
Già l’elenco dei progetti che il Comune di Asti sta per presentare costituisce il semplice svuotamento dei cassetti. Nulla di davvero significativo e innovativo che dia speranza di un futuro alla nostra città !
Ma non basta! Adesso anche il giardino verticale, di cui non si conosce ( ovviamente) il costo di realizzazione ma di cui non si è valutato neppure la spesa per la manutenzione ordinaria ( e che, da studi di esperti) ammonterebbe a circa 300mila euro l’anno.

A meno che non si voglia fare come con le aree verdi cittadine, lasciando che il tempo e l’incuria prendano il sopravvento! Siamo seri! I fondi del Recovery Fund (che sono per la maggior parte a debito) devono servire a creare le condizioni per lo sviluppo  magari sostenibile) del territorio e non essere “buttati” in iniziative estemporanee e di facciata per avere spazio sui giornali!
Il Sindaco si concentri su come fare per accelerare le vaccinazioni, trovi luoghi adeguati e li metta a disposizione dell’ASL, scelga progetti di sviluppo vero e poi, se lo ritiene, informi anche il Consiglio Comunale! La democrazia non è stata ancora cancellata dal virus!

I consiglieri comunali
Angela Quaglia
Mauro Bosia
Michele Anselmo
Mario Malandrone
Maria Ferlisi
Luciano Sutera
Giuseppe Dolce
Massimo Cerruti
Davide Giargia
Giorgio Spata
Martina Veneto