“Il Piemonte ospiti una Casa famiglia protetta per mamme detenute”

“Il Piemonte si candidi al più presto a ospitare una Casa famiglia protetta per detenute mamme con bambini”. Lo ha dichiarato il garante delle persone detenute Bruno Mellano al termine della visita all’Istituto penale minorile Ferrante Aporti di Torino, cui hanno preso parte anche l’assessore alle Politiche della casa e della famiglia Chiara Caucino e la garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra.

“Osservare gli spazi e il contesto della detenzione minorile aiuta a comprendere l’urgenza di prevedere luoghi e modalità diverse per l’esecuzione delle pene innanzitutto per i minori – ha aggiunto –. Al momento sono meno di 400 i giovani detenuti nei 17 Istituti penali minorili italiani, di cui circa 20 ragazze, mentre le donne recluse sono tuttora ben 2.255, circa il 4% della popolazione reclusa, di cui 30 madri con 33 bambini al seguito e solo le più fortunate sono ospitate negli Istituti a custodia attenuata per detenute madri (Icam)”.

La visita all’Istituto minorile con Caucino e Serra ha rappresentato il naturale prosieguo dell’incontro “Una casa senza sbarre”, organizzato nei mesi scorsi da Mellano per sostenere la necessità di una rete italiana di Case famiglia e per avviare una verifica urgente di fattibilità per edificarne una in Piemonte, la terza in Italia dopo quelle già operative a Roma dal 2016 e a Milano dal 2018.

“È il momento di agire – ha concluso Mellano – perché il contesto nazionale sembra quanto mai favorevole: l’approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio prevede infatti di creare un fondo per accogliere i genitori detenuti con i propri figli al di fuori delle strutture carcerarie con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro annui per il triennio 2021-2023 e la Cassa delle ammende si è dichiarata disponibile a finanziare già nel 2021 progetti mirati a rendere operative le strutture per mamme con bambini”.