Didattica a distanza per le superiori anche dopo il 7 gennaio: la petizione promossa dall’Unsic

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Sono già duemila, in pochi giorni, le persone che hanno firmato la petizione on-line per proseguire con la didattica a distanza nelle scuole superiori dopo il 7 gennaio.  Obiettivo: prevenire o attenuare una terza ondata di contagi che sarebbe più deleteria delle precedenti, soprattutto per la concomitanza con le influenze stagionali e con gli ospedali in sofferenza. Molte le adesioni pervenute anche dal Piemonte.

A promuovere l’iniziativa è l’Unsic, Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivator, che segue la tematica dall’inizio dell’anno scolastico. L’organismo ha raccolto in un dossier in costante aggiornamento (https://unsic.it/news/lo-scuolavirus/) i dati sui contagi nelle scuole e fa sapere che “emerge il peso che il mondo scolastico ha nell’incremento della pandemia, a causa principalmente degli spostamenti quotidiani di una decina di milioni di persone (otto milioni e mezzo gli studenti), oltre agli accompagnatori degli alunni più piccoli. A pesare anche gli assembramenti di studenti davanti alle scuole”.

“Non è nostra intenzione entrare nella sterile contrapposizione tra Dad e scuola in presenza – spiegano dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic – Riteniamo unicamente che in una situazione di reale emergenza, con centinaia di morti ogni giorno, sia preferibile con pragmatismo mettere da parte ogni motivazione ideologica e utilizzare le nuove tecnologie finché vaccini e cure con gli anticorpi monoclonali, previsti a marzo, non cambino gli scenari. La Dad, tra l’altro, presenta anche aspetti positivi, tipo la garanzia della continuità didattica rispetto alle continue quarantene: di questo dobbiamo ringraziare la classe docente che sta facendo un lavoro straordinario, compreso l’aggiornamento tecnologico”.

QUI la petizione.

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