Asti aderisce anche quest’anno alla Giornata Europea della Cultura Ebraica

Avrà luogo domenica 6 settembre 2020 la ventunesima Giornata Europea della Cultura Ebraica, la manifestazione che invita a scoprire storia, luoghi e tradizioni ebraiche in trentadue Paesi europei e in oltre novanta località italiane diffuse in sedici regioni, da nord a sud alle isole.

Capofila per l’Italia, per la prima volta, sarà Roma: dove si inaugurerà ufficialmente l’appuntamento annuale, coordinato e promosso nel nostro Paese dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che invita a conoscere l’Italia ebraica, con centinaia di iniziative declinate quest’anno soprattutto in modalità digitale, e modulate per rispettare appieno la normativa in vigore. Dai percorsi nelle Sinagoghe, nei musei e nei quartieri ebraici agli incontri d’autore, dalla musica alla letteratura, dall’arte agli eventi per bambini, un’occasione per conoscere meglio vita e tradizioni di una minoranza presente in Italia da oltre duemila anni. A partire proprio dal grande patrimonio storico e culturale della Comunità ebraica di Roma, la più grande d’Italia e la più antica della Diaspora.
Il tema di quest’anno, che farà da “fil rouge” tra gli eventi e che accomuna tutti i Paesi europei, è “Percorsi ebraici”: un invito a conoscere gli itinerari storici, artistici, archeologici e culturali ebraici italiani, tra i più suggestivi al mondo, dalle grandi alle piccole Comunità ai centri in cui non c’è più una presenza ebraica strutturata, ma dove sono presenti siti e testimonianze di grande interesse.
Maggiori informazioni e approfondimenti sono reperibili nel sito www.ucei.it/giornatadellacultura, in costante aggiornamento, quest’anno arricchito con “virtual tour”, sezioni video, gallery fotografiche e mappe interattive. Sono inoltre attive, e continuamente aggiornate, le pagine social Facebook (https://www.facebook.com/Giornata-Europea-della-Cultura-Ebraica-157028447700593) e Instagram (https://www.instagram.com/giornatadellacultura/), dove saranno visibili dirette, lezioni, incontri e percorsi in streaming.

Andar per cimiteri ebraici non significa recarsi a Praga o al Lido di Venezia, anche il Piemonte è ricco di testimonianze cimiteriali ebraiche che meritano di essere conosciute nella loro storia e composta suggestione, in bilico tra fedeltà al rigore rituale e tradizionale imposto dall’ebraismo e consenso ai gusti e alle mode del tempo.
Come scrisse Primo Levi nel 1985, nei cimiteri ebraici non predomina l’impressione del lutto, prevale la sensazione della pace, del riposo eterno che tutti i rituali promettono ai defunti. Su tutti si stende il mantello verde dei rampicanti, immagine della vita greggia, immemore, che sommerge il ricordo. Ma i cimiteri del Piemonte costituiscono inoltre una fonte importante sulla storia della presenza ebraica che nei secoli si è insediata in ben diciannove centri piemontesi.
Le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria quest’anno non consentono di svolgere le consuete visite alle sinagoghe, ma sarà l’occasione per scoprire questo importante luogo ebraico all’aperto. Luoghi ricchi di fascino, i cimiteri ebraici del Piemonte rappresentano una testimonianza suggestiva e meno conosciuta della presenza storica, dei personaggi e dei riti di questa Comunità.

Appuntamenti:
ASTI
Cimitero Ebraico
Visite guidate a cura di Artefacta Beni Culturali
dalle ore 10.30 alle 18.00
Via Martiri Israeliti 2 angolo via Lamarmora

La Giornata Europea della Cultura Ebraica gode del Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. E’ inoltre riconosciuta dal Consiglio d’Europa.

Queste le località che aderiscono in Italia:
ABRUZZO: Pescara – CALABRIA: Belvedere Marittima, Bova Marina, Catanzaro, Caulonia, Cittanova, Cosenza, Gerace, Motta San Giovanni, Nicotera, Palmi, Reggio Calabria, Rende, Santa Maria del Cedro, Tarsia, Vibo Valentia, Zambrone – CAMPANIA: Napoli – EMILIA ROMAGNA: Bologna, Carpi (Fossoli), Cento, Cesena, Correggio, Cortemaggiore, Ferrara, Finale Emilia, Fiorenzuola d’Arda, Lugo di Romagna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Soragna – FRIULI VENEZIA GIULIA: Gorizia, Trieste, Udine – LAZIO: Fiuggi, Roma – LIGURIA: Genova – LOMBARDIA: Bozzolo, Mantova, Milano, Ostiano, Pomponesco, Sabbioneta, Soncino, Viadana – MARCHE: Ancona, Fano, Jesi, Pesaro, Senigallia, Urbino – PIEMONTE: Acqui Terme, Alessandria, Asti, Biella, Carmagnola, Casale Monferrato, Chieri, Cuneo, Fossano, Ivrea, Moncalvo, Mondovì, Nizza Monferrato, Rivalta Bormida, Saluzzo, Torino, Vercelli – PUGLIA: Alberobello, Bari, Barletta, Lecce, Oria, San Nicandro Garganico, Taranto – SARDEGNA: Cagliari
– SICILIA: Castroreale, Marsala, Palermo, Siracusa, Trapani – TOSCANA: Firenze, Livorno, Pisa, Pitigliano, Siena – TRENTINO ALTO ADIGE: Merano – VENETO: Conegliano, Padova, Venezia, Verona, Vicenza, Vittorio Veneto

I trentadue Paesi europei che aderiscono sono:
Austria, Belgio, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.

In Europa la manifestazione è coordinata dall’AEPJ – The European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture and Heritage. I programmi dei singoli Paesi sono consultabili sul sito www.jewisheritage.org