Le iniziative dell’Arma dei Carabinieri nell’Astigiano a tutela delle persone più fragili

Il Comando provinciale Carabinieri di Asti ha dedicato negli ultimi anni grande attenzione e impegno nella tutela delle così dette “fasce deboli”, in particolare nel contrasto di quei reati in cui le vittime sono rappresentate da soggetti di età avanzata i quali, spesso, per loro natura sono più esposti all’azione dei malviventi. Il territorio provinciale, caratterizzato da estese aree agricole e centri urbani con popolazione ridotta, presenta una diffusione antropica estremamente polverizzata con una cospicua presenza di abitazioni isolate in cui gli anziani sovente sono soli per la maggior parte della giornata, risulta esposto al fenomeno delle così dette “truffe agli anziani”.

carabinieri asti

Per far fronte a questi odiosi reati, i Carabinieri astigiani hanno predisposto numerosi interventi sia da un punto di vista preventivo che sul versante investigativo-repressivo, con lo sviluppo di mirate indagini volte ad identificare gli autori di questi reati. Nel primo settore, quello preventivo, sono da collocarsi i servizi di prossimità alle potenziali vittime, mediante l’organizzazione di numerosissimi incontri informativi (in totale 92 incontri) presso i luoghi di aggregazione comunali e parrocchiali posti in essere dai militari delle tre Compagnie astigiane, incontri che hanno riscontrato una notevole partecipazione della popolazione, a cui si è associato un adeguamento dei servizi perlustrativi preventivi (in particolare quelli “cascina per cascina” utili a raggiungere proprio quelle realtà abitative più isolate) realizzando quella virtuosa circolarità informativa che, oltre a rappresentare una fondamentale funzione di
“rassicurazione sociale”, ha permesso di evitare quel sentimento di abbandono spesso provato dalle potenziali vittime.

Per quanto riguarda l’attività investigativa, è continuato lo sviluppo delle attività di indagine da parte dei militari del Nucleo Investigativo, i quali, già nella seconda metà del 2013, avevano individuato e arrestato, tra Carmagnola (TO) e Asti, 10 persone dedite alla commissione di truffe agli anziani con la modalità del “finto addetto all’acquedotto”, attività che ha permesso di configurare giuridicamente la maggior parte di questi odiosi reati non come semplici “truffe”, ma vere e proprie rapine pesantemente sanzionate in sede processuale.

A riscontro di quanto appena esposto, indicativo è il dato statistico che caratterizza in controtendenza la nostra Provincia rispetto ad altre aree del Nord Italia: infatti, da un punto di vista numerico, la consumazione di questi specifici reati (c.d. “truffe agli anziani”) si è drasticamente ridotta con una flessione pari al 41,04%, con una scomparsa della truffa con la tecnica del “finto addetto all’acquedotto”, sostituita da altre truffe con modalità diverse, seppur con un’incidenza del fenomeno assai meno frequente.

In particolare si fa riferimento alle truffe telefoniche, in cui l’anziano viene contattato da una persona che con fare concitato dice di rappresentare un parente della vittima rimasto coinvolto in un incidente stradale. L’interlocutore, nel corso della telefonata, se da un lato rassicura l’anziano sullo stato di salute del parente, per contro richiede la consegna di una somma di denaro o gioielli allo scopo di sbloccare la situazione di stallo conseguente al sinistro. La truffa si consuma con la consegna di quanto richiesto ad un preannunciato
emissario, che spesso si presenta come dipendente di uno studio legale o, talvolta, come membro delle Forze dell’Ordine.

Da un punto di vista giuridico questa modalità esecutiva, non essendo caratterizzata da una violenza sulla vittima, si configura come una vera e propria truffa i cui strumenti di contrasto, sia nell’ambito investigativo che in quello sanzionatorio, sono assolutamente meno efficaci che in caso di rapina, così come contestata negli episodi commessi con la modalità del “finto addetto all’acquedotto”. Da questa considerazione emerge ancora di più l’importanza di un’efficace attività preventiva.

A livello nazionale contro le truffe agli anziani l’Arma arruola un testimonial speciale: Lino Banfi, sotto il video (clicca QUI per il comunicato del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri)