I due universi paralleli di Elisa Brondolo, tra spade laser e mondi sommersi

La sua doppia anima racconta di due mondi paralleli, che convivono perfettamente, seppur differenti tra di loro. Le giornate si dividono fra una disciplina sportiva, a dir poco originale, e il disegno grafico. A questa scenografia si è aggiunto, da settembre 2023, anche l’insegnamento di laboratorio grafico e di discipline artistiche (teoria e psicologia del colore, storia della grafica) al liceo artistico “Benedetto Alfieri” di Asti con le classi d’indirizzo terza, quarta e quinta.

elisa brondolo

A settembre 2024, inoltre, viaggerà con alcuni studenti, grazie al programma Erasmus: per una settimana coordinerà il gruppo a Glashtynbury, nell’ovest dell’Irlanda, cuore pulsante della cultura celtica. L’universo di Elisa Brondolo, residente a Montiglio Monferrato, originaria di Torino, si può narrare solo mettendo insieme ogni singola esperienza maturata nel tempo, nonostante la giovane età. Nel corso dell’intervista sfoglia con emozione un book con la selezione dei lavori che ha più a cuore; che hanno lasciato un segno indelebile nell’attività di designer. Le sensazioni di pura passione si percepiscono nel modo in cui descrive ogni dettaglio, con estrema cura certosina.

elisa brondolo

Partiamo, quindi, dal mondo del disegno (a matita, con acquerello, digitale, su carta e magliette, con varie tecniche usate) per fare, poi, in un secondo momento, capolino nell’altro binario parallelo, quello della scherma laser. Una sinuosa e colorata sirena (il soggetto che più adora), polipi e tutto il mondo marino sommerso, l’ambientazione che ama rappresentare maggiormente. E ancora, un lupo, animali stilizzati, anche in bianco e nero, un ragno con più zampe, studiato e ristudiato, divenuto la copertina di un album musicale. Oppure segnalibri, opere su misura, t-shirt stampate, tele e molto altro.

Dopo aver frequentato il liceo artistico torinese Il Primo – spiega Elisa, felice per aver ottenuto la conferma della residenza nel borgo montigliese alcune ore prima -, ho conseguito la laurea magistrale in Accademia di Belle Arti, sempre nel capoluogo piemontese, specializzandomi in incisione, con l’ultimo biennio dedicato alle nuove tecnologie digitali e di grafica. Il percorso di docenza, arrivato per puro caso, quando, nel 2017 con l’amica Valentina, ho provato a iscrivermi al corso per ottenere i 24 Cfu, indispensabili per insegnare. Prima ancora, finiti gli studi universitari ho iniziato a lavorare come disegnatrice freelance, soprattutto frequentando le fiere di settore, in veste di espositore, da Torino Comics ad Ale Comics (Alessandria), Spotorno Comics e così via. Tra gli eventi che ricordo con maggiore entusiasmo, sicuramente, la partecipazione, con altre cinque ragazze artiste, alla manifestazione ideata da Emanuele Manfredi, al Castelllo di Macello (To). Negli anni ho anche disegnato molti tatuaggi”.

Originale un lavoro commissionato in modo del tutto inusuale. Rammenta Elisa: “Ero in aereo per la Francia. Un ragazzo statunitense, mio vicino di posto, mi ha chiesto se potevo disegnargli un tatoo a forma di serpente sul braccio. Un mondo che da sempre mi affascina e che continuo a portare avanti, perché è una parte importante di me stessa. Mi sento totalmente rappresentata”.

La passione per il disegno come è nata? Risponde Elisa Brondolo, in arte Elizart (con omonima pagina Instagram Elizart_92): “da sempre. Adoro giocare con le carte da gioco fantasy. I miei genitori amano i fumetti. Nelle medie scrivevo e disegnavo fumetti a scuola su un foglio A5 a quadretti. Le amiche, le mie lettrici, leggevano e aspettavano il seguito delle storie. Proseguendo, mi sono avvicinata al mondo dell’Uomo Ragno, a The Witch, dei manga e dei musical”. Oggi, Elisa disegna con diverse tecniche, dalla matita all’uso dell’I-Pad. L’ispirazione arriva nel momento più impensato: dopo aver visto uno spettacolo, come nel caso del musical “The phantom of the Opera”, all’Arcimboldi di Milano. Oppure sognando.

elisa brondolo

“Sogno sempre in terza persona, da spettatrice esterna. I desideri hanno tutti un filo conduttore ben preciso, facile da ricordare al risveglio e ben delineato”. Spesso, inoltre, lavora a stretto contatto con il fratello Marco che incide sul legno i ricordi fatti a occhi chiusi, nel mondo di Morfeo. Come già anticipato, per raccontare al meglio Elisa Brondolo, è necessario immergersi nel suo secondo universo, fatto di sport, impegno, sacrifici e tanta passione. “Tutto è partito con mia mamma Silvana, prima istruttrice di spada laser, dopo la nascita dello sport, ideato nel 2006 a Milano, con la fondazione di LudoSport Light Saber Combat Academy. Una realtà ormai conosciuta in Italia (Bologna, Torino, Roma, Genova) e in tutto il mondo con molte sedi (Hawaii, Spagna, Giappone, Francia). Uno sport di nicchia che fa parte della scherma”.

elisa brondolo

Nel suo racconto, Elisa, istruttrice e tecnico a livello internazionale, inscena con grazia e perfezione i movimenti nell’aria quasi come una danza, oltre alle tecniche durante i combattimenti secondo tre stili (forma 2, simile al fioretto; forma 3 con altrettanti tre stili e forma 5, rotante e più aggressivo). Tre le armi con determinate misure standard utilizzate, con alcune differenze tra loro: spada lunga, bastone e doppie spade, tutte composte da elsa in alluminio e lama in policarbonato. “Tra i principi fondamentali – spiega – c’è alla base servizio, cura e rispetto, sintetizzate nell’acronimo se.cu.ri, la nostra filosofia. Tre concetti a cui tutti dobbiamo attenerci mentre svolgiamo l’attività. Nelle gare ci sono due podi, war (combattimento) e style (stile), legati alle tecniche. Durante la competizione a due, se si pronuncia IH, significa che l’avversario ha colpito il corpo dell’altro in un punto considerato non mortale, senza avere un vantaggio; al contrario, si dice OH, segnando punto.”

La giovane ha iniziato da ragazzina a muovere i primi passi nell’universo stellare della scherma, imparando dai fondatori a Milano. “Con l’esperienza acquisita ho viaggiato molto in Italia e all’estero (Londra, Washington, Svezia, Francia e un mancato viaggio alle Hawaii …) per insegnare lo sport nelle sedi che man mano venivano aperte. Tra gli aneddoti che ricordo con piacere, l’intervista inaspettata da parte della BBC”. Elisa Brondolo, con la sua grande esperienza e il modo di approcciarsi alla società, a scuola è stata scelta anche per progetti di educazione civica con tematiche forti, quali il cyberbullismo e il bullismo. “Una responsabilità e un onore avere questa importante opportunità di raccontare ai ragazzi certe tematiche”. Da ragazzina l’artista e istruttrice di scherma laser era molto timida, ma “lo sport mi ha aiutata a sbloccare certe paure. Mi ha formato come persona; mi ha dato molta determinazione negli obiettivi e altrettanta decisione nel comportamento delle relazioni sociali e interpersonali”.

Marina Rissone