Assemblea del Gruppo Imprese Chieresi e incontro con i sindaci del territorio e l’assessore regionale Tronzano

«La Regione non dimentica l’impegno preso nei mesi scorsi a lavorare, per il ruolo di propria competenza, nell’ottica della creazione di un nuovo svincolo dell’A21 in località Masio di Poirino, come richiesto dalle aziende del territorio».

Così l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Tronzano, è intervenuto all’assemblea del GIC – Gruppo Imprese Chieresi, Associazione che riunisce i rappresentanti del tessuto industriale di oltre 36 Comuni dell’area sud torinese e del nord astigiano e delle aree limitrofe. «In parallelo, continuiamo a ragionare tutti insieme anche sulla grande viabilità, per un collegamento all’A4: è però importante che la Politica locale prenda una posizione univoca -ha proseguito Tronzano, rivolgendosi anche ai diversi sindaci del Chierese presenti all’incontro – La nostra volontà è di continuare a governare il Piemonte ascoltando Enti locali e imprese, coloro che conoscono le necessità concrete dei territori».

L’assessore regionale ha quindi concluso parlando di innovazione, a partire dalle sfide dell’intelligenza artificiale, rivolgendosi in particolare alle imprese del comparto meccanico, oggi maggiormente in sofferenza: «Come Regione intendiamo favorire la transizione verso settori quali l’aerospaziale, che richiedono livelli di assoluta eccellenza. Non vogliamo comunque neanche disperdere la storia e il patrimonio di conoscenze legati all’automotive, la cui filiera resta cruciale per la nostra economia, puntando a coinvolgere anche altri costruttori».

L’intervento di Tronzano ha concluso l’assemblea dei soci del Gruppo Imprese Chieresi, svoltasi a Poirino, ospitata a Poirino negli stabilimenti di Witt Italia e nel contiguo hotel Brindor. In precedenza il presidente del GIC, Dario Kafaie, aveva riassunto ai rappresentanti delle aziende le attività svolte nell’ultimo anno: dalle interlocuzioni con la Politica, a tutti i livelli, per presentare le istanze volte a colmare il gap di competitività territoriale, ai percorsi di formazione professionale avviati al CIOFS di Chieri, che hanno ottenuto ottimi riscontri anche in termini di assunzioni.

Annunciati anche nuovi corsi nei mesi a venire, a partire da quello teorico-pratico in fase di definizione per “manutentore di impianti industriali”, nonché la possibilità di istituire borse di studio in collaborazione con gli istituti di credito del territorio.

«Per quanto riguarda il futuro, siamo in attesa di un incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere anche lì della necessità di realizzare l’uscita autostradale del Masio, a servizio di tutta l’area chierese e delle sue imprese, che permetterebbe di alleggerire il traffico sulla viabilità ordinaria – ha annunciato Kafaie – Insieme al Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti del Politecnico di Torino abbiamo intanto avviato un dialogo per attuare uno studio sulla riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale, anche per avere dati scientifici a supporto delle nostre proposte per affrontare questa importante carenza infrastrutturale. Vogliamo capire quale sia la domanda latente di trasporto pubblico, a partire da lavoratori e imprese, e studiare un nuovo modo per collegare in modo efficiente il territorio, le aziende e anche il futuro ospedale unico».

L’Assemblea ha quindi confermato il Consiglio Direttivo del Gruppo Imprese Chieresi, composto da Anna Maria Piacenza (DIERRE), Mara Gara (WITT), Suor Alina Alasio (CIOFS), Agostino Sanguedolce (TEX-IND), Luca Gandini (ATLA) e Zaverio Lazzero (Lazzero Teconologie).

Oltre all’incontro con l’assessore Tronzano, a margine della riunione gli imprenditori del GIC hanno anche avuto la possibilità di interloquire con diversi sindaci dei Comuni del Chierese, secondo una visione di scambio di idee e di confronto tra il settore produttivo e gli Enti locali che nei mesi scorsi era stata messa nero su bianco sottoscrivendo il “Patto per l’Identità e la Coesione territoriale”.

«Ci siamo presi l’impegno di trovarci almeno due volte anno per parlare della nostra visione rispetto allo sviluppo del territorio, mettendo insieme le energie e andando a creare coesione tra la parte pubblica e le imprese» ha concluso Kafaie.