Vivere le Rocche: ad Antignano un convegno promosso dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano

L’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, uno degli ecomusei storici della Regione Piemonte, con la bella stagione inizia le prime attività ecomuseali 2024.
Situato nel cuore del Piemonte, il Monferrato Astigiano è, fin dall’antichità, un crocevia di cultura, fede commercio, ed è oggi un’area che può esprimere grandissime potenzialità turistiche. Tra gli elementi di richiamo si annoverano splendide chiese romaniche e barocche, castelli e borghi pittoreschi, giardini, punti museali e aree protette, biodiversità, cucina e tradizioni, tutti da scoprire.

Il rinnovato consiglio dell’Associazione BMA, ente gestore dell’Ecomuseo, presieduto da Bruno Colombo con l’assemblea dei soci ha recentemente approvato le linee programmatiche dell’attività annuale, che verranno elaborate dalla coordinatrice ecomuseale Patrizia Camatel.
Ritorneranno gli “Itinerari magnifici” a piedi, in autobus o addirittura in bicicletta sperimentati con successo lo scorso anno: un modo nuovo e accattivante per scoprire il nostro territorio e i segreti che custodisce. Per offrire suggestioni nuove anche per le persone per cui è familiare.
Accanto ad essi attività di salvaguardia della biodiversità, didattico-educative, di formazione, di ricerca scientifica, festival nel paesaggio, passeggiate alfieriane, incontri e convegni tematici.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Piemonte e dei Comuni attraversati, in collaborazione con la Rete Ecomusei Piemonte, Laboratorio Ecomusei e l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

Tra le prime attività, una collaborazione con il Comune di Antignano nell’ambito di un progetto di valorizzazione del Parco delle Rocche.
Venerdì 21 giugno alle ore 17 presso la Chiesa di San Rocco ci sarà il Convegno “Vivere le rocche. La Storia, il paesaggio, il rapporto con la natura, del nostro Parco delle Rocche fino al riconoscimento di Riserva Naturale.”
Organizzato con la collaborazione dell’Ente Paleontologico Astigiano e di casa degli alfieri, il convegno fa parte dell’iniziativa “Gusto e cultura” del comune di Antignano.
Saranno relatori: Livio Negro (Presidente Ente Paleontologico Astigiano nella foto), Graziano Delmastro (Direttore Ente di gestione Parco Paleontologico Astigiano), Lorenza Zambon (attrice giardiniera della “Casa degli alfieri”), Sergio Miravalle (giornalista e direttore della rivista “Astigiani”) e l’Architetto Pierluigi Ramello (urbanista pianificatore).

“Avere una riserva naturale – commenta il sindaco Alessandro Civardi – è importantissimo sia dal punto di vista ambientale che di crescita turistica del territorio per i prossimi anni”.
Si parlerà del sito del Parco delle Rocche, situato tra il fiume Tanaro e le Rocche di tufo (si intende la catena collinare di bordo della valle fluviale e dal fiume erosa in epoca precedente).
Si trova nei pressi della frazione Perosini: l’area è di grande interesse ambientale; attraversato da strade campestri, ricco di querce, pioppi e salici e con un’interessante vegetazione acquatica che dà ospitalità a una ricca fauna in particolare con nidificazione di specie di uccelli rari.

I lavori di recupero sono iniziati nel 2003. Più avanti, su questo progetto di recupero ambientale, si è inserito l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano BMA ed il risultato ne è stato una ricerca di archivio e di recupero della memoria del territorio, testimonianze, iconografie, creando nove pannelli illustrati esplicativi e dettagliati, sulla storia del fiume Tanaro, dall’epoca preistorica all’Ottocento, con una descrizione degli eventi che nel tempo hanno segnato il sito, i pannelli sono stati inseriti lungo il percorso del parco.
Inoltre, stanno terminando in questi giorni i lavori di riqualificazione dell’Area delle Rocche finanziati interamente con fondi ministeriali e che consistono nel migliorare l’accoglienza di turisti con interventi infrastrutturali relativi alla sistemazione del parcheggio e alla sicurezza dell’area.

Si tratterà poi della candidatura Unesco del Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato, di biodiversità, di un originale progetto sensoriale che garantirà un accesso facilitato anche per persone disabili affinché si possa vivere inclusivamente la natura presente nella riserva naturale.
Verrà ricordata la storia di Nandino di Antignano, il contadino che continuò a coltivare il suo mais antico, mettendo da parte un po’ del raccolto, quando tutti cominciarono a seminare il mais americano, ibrido moderno; lui ha salvato il mais «otto file» con il lavoro di una vita.
Modererà l’incontro il giornalista Franco Binello.

A seguire ci sarà lo spettacolo “Storie selvatiche” di casa degli alfieri, di e con Lorenza Zambon.
Tre storie d’amore, tre insolite passioni nate fra certe donne, certi uomini, certi “luoghi potenti”.
“Il giardino nascosto di Nonna Pupa”, in cui si narra di un’anziana signora, maestra di giardinaggio “estremo”, che ha trovato una specie di discarica incastrata in una frattura del paesaggio e ne ha fatto un luogo magico, una porta verso un’altra dimensione.
“Il Lago che combatte”, l’incredibile storia di un lago naturale nato da solo dentro la città di Roma, della sua lussureggiante rinaturazione selvaggia e degli umani che lo hanno difeso “immaginato, amato e conosciuto”.
“Rito”, dove si scopre che i riti non si inventano, ma nascono, a volte nascono … anche durante la pandemia, quando gli abitanti della casa degli alfieri si ritrovano chiusi fuori …

La partecipazione è gratuita. Per informazioni ecomuseobma.it e comune.antignano.at.it

lorenza zambon