Marino Magliani presenta a Canelli le sue due ultime opere letterarie

La Biblioteca Civica G. Monticone di Canelli, in collaborazione con la Biblioteca Civica Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo, ospiterà il graditissimo ritorno dello scrittore Marino Magliani, che per l’occasione presenterà i due suoi libri attualmente in uscita: Materiali onirici di un somarello marino (Ed. Hopeful Monster) e Sporca faccenda, mezzala Morettini (scritto con Marco Ferrari, Ed. Blu Atlantide)
L’autore dialogherà con Elisa Piana e Marco Branda.
L’appuntamento, a ingresso libero, è per lunedì 17 giugno, ore 21, nella splendida cornice del Cortile di Palazzo Giuliani, in via G.B. Giuliani 29, Canelli.

In Materiali onirici di un somarello marino l’autore ci regala quello che è finora il suo libro più misterioso, un racconto inaspettato e subacqueo. Con movenze fiabesche si incontrano e si allontanano esseri acquatici, un “pesiolino azzurro”, un ippocampo Pippocampo, cavalluccio, anzi somarello marino, spugne, granchi, gamberoni come Lucio, un’enigmatica cavalluccia di nome Italia. Questi esseri si muovono in scenari di relitti abbandonati, fondali, pietre tufacee, ringhiere metalliche corrose e impastate di molluschi, coralli. È un testo importante per penetrare la scrittura di questo narratore ligure di entroterra e di pietre ripide, che qui scende direttamente sotto il pelo del mare e ci mostra in forma di apologo cosa si muove sotto la crosta terrestre dei racconti.

Totalmente diverso per stile, argomento e ambientazione il romanzo Sporca faccenda, mezzala Morettini. Argentina, anni Sessanta: Diego Alvaro Menconi percorre in lungo e in largo la pampa a bordo di una vecchia Chevrolet guidata dal fedele León, assistendo a partite di calcio nei barrios di Buenos Aires, nei deserti della Patagonia o sulle colline arroventate dei Tropici. Menconi è un venditore di piedi, un mediatore che mette in contatto squadre e giocatori da una parte all’altra dell’Atlantico, cercando ogni volta di concludere l’affare perfetto. Ma è anche un’anima anarchica, un outsider malinconico e romantico costretto ad arrangiarsi come può, così, quando la vicina di casa Alicia lo contatta per chiedergli aiuto nella disperata ricerca del marito, la mezzala ormai sul viale del tramonto Luis Pacifico Morettini, per Menconi non rimarrà altro da fare che reinventarsi detective e mettersi sulle sue tracce. Sarà l’inizio di un’avventura rocambolesca in una terra tormentata dalle dittature e dalla povertà, tra allenatori fanatici, squadre improbabili, criminali e militari indistinguibili tra loro, mentre a ogni latitudine, in Argentina come in Italia, cala come un’ombra la minaccia della violenza e delle ingiustizie della politica. Ferrari & Magliani ci regalano un romanzo stralunato e bellissimo sul football e sulla vita, allo stesso tempo un noir a tema sportivo e un’ode a un calcio che non c’è più ma continua a esistere come un sogno a cui tornare.

Marino Magliani è nato a Dolcedo e ha trascorso gran parte della vita fuori dall’Italia. Oggi vive tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. È autore di numerosi, tra cui Quella notte a Dolcedo (Longanesi 2008), L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exòrma 2017), Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere 2018), Peninsulario (Italo Svevo 2022) e Il bambino e le isole (66thand2nd 2023). Con il romanzo Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma, 2021) è stato tra i 12 finalisti al Premio Strega 2022.

Marino Magliani a canelli