Lettere al direttore

Limitazione della comunicazione degli Enti in periodo elettorale: il sindaco Rasero scrive alle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Sindaco di Asti, Maurizio Rasero, relativa alle limitazione comunicazione Enti in periodo elettorale


Asti, 27 giugno 2024
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Alla Presidenza del Senato della Repubblica
Alla Presidenza della Camera dei Deputati
All’On.le Marcello Coppo
All’On.le Andrea Giaccone
All’ANCI Nazionale
All’ANCI Piemonte
All’UNCEM
Loro Sedi

Gentilissimi,
nei mesi scorsi, in previsione delle consultazioni elettorali dell’8 e 9 giugno, l’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ha preso posizione in merito ai “tagli” della comunicazione imposti anche ai Comuni e a tutti gli Enti locali durante il periodo di campagna elettorale secondo la vigente normativa, ai sensi della quale, durante tale periodo, sono consentite solo le attività di comunicazione effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

Al riguardo, avevo già ritenuto di esprimere, in un precedente comunicato, che allego in copia, le mie perplessità circa le limitazioni previste, in merito alle quali, ora più che mai, a consultazioni elettorali concluse e, anche alla luce dei rilievi frequentemente emersi da più parti proprio durante l’ultima campagna elettorale, ritengo di dover fornire ulteriori precisazioni.

Le limitazioni in oggetto, non solo appaiono ormai inadeguate e superate nei fatti dalle opportunità di veicolare messaggi anche tramite canali digitali, ma, soprattutto, finiscono con il restringere in modo significativo e sproporzionato la possibilità di svolgere da parte di enti che non sono direttamente coinvolti dalle consultazioni elettorali, attività di comunicazione e di sostegno per eventi istituzionali e di pubblico interesse che coinvolgono tutto il territorio e l’intera comunità locale.

Ciò premesso, ritengo che tali limitazioni, in ossequio allo spirito della norma, dovrebbero, invece, essere circoscritte alle sole attività concretamente ed effettivamente riferite ad azioni esplicite di propaganda elettorale poste in essere nei territori direttamente interessati dalle diverse consultazioni e da parte dei soggetti candidati.

Alla luce di quanto sopra precisato, non si comprende come la mera riconducibilità di un’iniziativa all’Ente nel suo complesso, astrattamente considerato, o l’adesione simbolica dell’Ente medesimo ad un’iniziativa, come avviene, ad esempio, con la concessione del patrocinio od del mero utilizzo del logo, così come la partecipazione ad un evento in rappresentanza dell’Ente possano rientrare nelle limitazioni previste, tenuto conto dei riflessi negativi che ciò comporta per l’attività dell’Ente stesso e, di conseguenza, per i cittadini.

Come evidenziato dall’Uncem, tra l’altro, gli enti maggiormente coinvolti sono nella sostanza gli enti locali nei cui territori si svolge un gran numero di eventi ed iniziative proprio nel periodo durante il quale sono di consueto convocate le tornate elettorali (che ormai rivestono una cadenza pressoché annuale).

Certo di esprimere un pensiero ampiamente diffuso, manifesto quindi la mia piena condivisione per quanto rilevato dall’Uncem, auspicando un intervento legislativo rapido ed efficace che possa garantire i diversi interessi contrapposti, assicurando una reale parità di trattamento senza però penalizzare attività ed iniziative di pubblico interesse, cui sono dedicate risorse ed impegno con ricadute positive per l’intera collettività.

In attesa di cortese riscontro, saluto cordialmente.
Dott. Rasero Maurizio