La Tavola rotonda “Il valore del tempo” apre la tre giorni della festa dei 70 anni dell’Araldica Castelvero fotogallery

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Fondata nel 1954 a Castel Boglione, piccolo borgo tra Nizza Monferrato e Acqui Terme, oggi Araldica Castelvero è una cooperativa che conta 140 soci che coltivano 900 ettari di vigneti tutti certificati come viticoltura sostenibile SQNPI. Produce 26 milioni di bottiglie all’anno e si prepara a festeggiare una ricorrenza importante: i 70 anni dalla fondazione della cooperativa.

Dal 17 al 19 maggio, la cantina organizza tre giorni di festa con un programma ricco e un grande concerto gratuito, il sabato sera, della Bandabardò&Cisco.

Ecco nel dettaglio la tre giorni:

Venerdì 17 maggio
Ore 15,00 – inaugurazione della mostra fotografica dei 70 anni di storia nei locali adiacenti l’Enoteca Araldica di Via Roma, 1 – Castel Boglione.
Ore 16,00 – Tavola rotonda «Il valore del tempo»
Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico
Enzo Bianchi, Fondatore della Comunità di Bose
Riccardo Cotarella, Presidente dell’Assoenologi
Giorgio Penna, Direttore di CrescereInsieme onlus
Claudio Manera, Direttore di Araldica Castelvero
Modera: Vincenzo Gerbi, Università degli Studi di Torino
Ore 19,30 – Cena buffet offerta dalla cantina ai partecipanti al convegno

Sabato 18 maggio
Ore 15,00 – «Avamposti: alla scoperta di nuovi sentieri»: camminata naturalistica e degustazione. Partenza dalla Tenuta Il Cascinone, Reg. Boschi 2, Acqui Terme
Ore 19,30 – Cena street food con le Pro loco di Castel Boglione, Montabone e Rocchetta Palafea nella piazza adiacente l’Enoteca in Castel Boglione
Ore 22,00 – Concerto LIVE della Bandabardò&Cisco parte del tour “Ultimo Tango” (ingresso gratuito)

Domenica 19 maggio
Ore 10 – S. Messa nella chiesa di Castel Boglione celebrata dal Vescovo di Acqui Mons. Luigi Testore
Ore 12,00: Festa riservata ai soci, dipendenti e collaboratori dell’Araldica Castelvero

Info e prenotazioni: 0141 762630 o in Enoteca

Araldica Castelvero

1954-2024: ARALDICA CASTELVERO, 70 ANNI DI VITE
Fondata nel 1954 a Castel Boglione, piccolo borgo tra Nizza Monferrato e Acqui Terme, oggi Araldica Castelvero è una cooperativa che conta 140 soci di cui coordina e guida il lavoro a partire dai vigneti. Valorizzazione dei vitigni tradizionali, scelta delle migliori varietà in base a microclima e terreno, rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche di ciascun vino: Araldica è una grande cooperativa che, pur producendo volumi importanti, non ha dimenticato un approccio familiare e artigianale alla vigna, considerata il fondamentale punto di partenza per produrre grandi vini.
Con 900 ettari distribuiti tra Monferrato, Gavi e Roero, Araldica coltiva e gestisce uno dei più grandi vigneti del Piemonte. Un privilegio che l’azienda di Castel Boglione ha deciso di mettere al centro delle sue scelte produttive, valorizzando la produzione di ogni singolo vigneto e tutelando un patrimonio paesaggistico ed enologico oggi inserito nella World Heritage List dell’Unesco.

Una storia di cooperazione e attenzione al mercato
Qualità, piacevolezza, giusto prezzo. Sono questi i cardini sui quali si appoggia Araldica Castelvero, la cui storia affonda le radici a Castel Boglione, in provincia di Asti. Una cooperativa di produttori intenzionata a valorizzare il patrimonio vitivinicolo piemontese. Dopo decenni di investimenti in vigna e in cantina, l’espansione dei soci e la conquista dei principali mercati internazionali, oggi Araldica Castelvero è una realtà dinamica, in continua evoluzione. Accanto alle produzioni destinate sia alla GDO che al canale HoReCa, la cantina ha investito sull’acquisto di aziende agricole dall’alto profilo qualitativo, in zone di pregio, dove viene vinificata l’eccellenza della Barbera d’Asti, del Gavi e dell’Alta Langa.

I numeri
140 soci
90 dipendenti
26 milioni bottiglie prodotte annualmente
900 ettari coltivati in Piemonte tra Monferrato, Gaviese, Langhe e Roero
50 Paesi nel mondo esporta l’Araldica, principalmente nel Regno Unito

Una filiera corta
Non solo produttori di uva, ma soci. Nata come cooperativa di vitivinicoltori, ancora oggi Araldica segue e coordina direttamente il lavoro degli associati, il cui obiettivo è conferire la migliore uva possibile per la creazione di vini importanti, sempre piacevoli e approcciabili. Dal grappolo alla bottiglia, ciascuna operazione è seguita internamente, garantendo al consumatore una filiera corta in grado di dare sicurezza e qualità superiori.

Innovazione e ricerca
Nel corso della sua storia, Araldica ha costantemente investito in impianti ed attrezzature enologiche, sperimentando soluzioni sempre all’avanguardia, nel pieno rispetto dell’autenticità dei vini prodotti. Un costante rapporto con università, scuole enologiche e istituti di ricerca fa di Araldica un’azienda dinamica e in continua evoluzione, un centro di riferimento per l’innovazione del «vigneto Piemonte» e delle tecniche enologiche.

Selezione delle uve
Non tutte le uve sono uguali. Per questo al momento del conferimento, i soci vengono premiati in base alla qualità delle uve raccolte. In cantina viene fatta un’ulteriore selezione per esaltare le caratteristiche varietali di ciascun vitigno e garantire un’espressività autentica. La qualità in vigna è ottenuta attraverso un protocollo di difesa integrata volto a tutelare il patrimonio enologico attraverso un basso impatto ambientale.

Conduzione dei vigneti
Al centro del lavoro di Araldica stanno i viticoltori associati e i loro vigneti, elemento fondamentale e imprescindibile per la qualità dei vini prodotti. Non è semplice gestire quasi mille ettari di vigneto divisi su tre distinte aree collinari, ma la sfida è quella di agire affinché ciascun socio si senta parte di un progetto in cui la qualità delle uve è sempre al primo posto.

La forza della cooperazione
Ciascun associato è responsabile del proprio lavoro, ma agisce in armonia con il gruppo, secondo parametri razionali elaborati dal servizio tecnico di Araldica. Da quasi 40 anni, ciascun appezzamento viene attentamente selezionato e valutato, parcella per parcella, poi inserito in un programma che guida il viticoltore, passo passo, negli interventi e trattamenti da eseguire in vigneto: dalla concimazione alla potatura, dalle lavorazioni in verde fino alla vendemmia rigorosamente manuale. L’armonizzazione degli interventi avviene in tempo reale ed è basata sullo studio delle condizioni meteorologiche, pedoclimatiche e sull’andamento stagionale di ciascuna area vitivinicola. Questo permette di agire tempestivamente in vigna, assistendo gli agricoltori in ogni fase e valorizzando il loro impegno. L’obiettivo è uno solo: ottenere uve eccellenti, perfettamente mature e sane, il meglio che l’annata possa regalare.

Un basso impatto ambientale
Tutte le vigne gestite da Araldica seguono un protocollo di difesa integrata, ovvero principi di agricoltura sostenibile, volti a tutelare il patrimonio viticolo attraverso un basso impatto ambientale. Il servizio tecnico acquista tutti i fertilizzanti ed i principi attivi per la difesa e li redistribuisce ai Soci secondo necessità e solo quanto indispensabile.

Certificazione SQNPI
Araldica Castelvero ha intrapreso un percorso di miglioramento volto a garantire l’attuazione di una viticoltura sostenibile da parte dei propri soci. Un processo che si è concretizzato dal 2017 con la certificazione secondo il protocollo SQNPI (Sistema Qualità Nazionale di Produzione Integrata) delle tre tenute dell’Araldica: Il Cascinone, La Battistina e Santa Seraffa. Nel 2018 è stato posto un nuovo e ambizioso obiettivo: “traghettare” tutti i soci verso la certificazione, un traguardo che è stato raggiunto alla fine dello stesso anno. Oggi, Araldica Castelvero, con i suoi circa 900 ettari di vigneto certificati SQNPI, concretizza gli sforzi fatti negli ultimi anni per l’attuazione di un’agricoltura più rispettosa della natura. Essere certificati SQNPI significa rispettare un rigido protocollo che garantisce al consumatore qualità e attenzione verso l’ambiente. Il simbolo dell’ape che compare in etichetta, garantisce al consumatore che ogni fase della produzione vitivinicola ha seguito stringenti parametri di produzione integrata, ovvero sostenibile ed ecocompatibile, certificati da un ente terzo imparziale.

Sostenibilità della filiera vitivinicola
Nel 2022 l’azienda ha aderito alla Certificazione di sostenibilità della filiera vitivinicola ottemperando ai requisiti volontari della norma DM 16 marzo 2022 riguardanti aspetti relativi alla tutela ambientale e aspetti etico – sociali.

Le tenute di Araldica Vigneti
Araldica Vigneti gestisce e coordina Il Cascinone, La Battistina e la Santa Seraffa. Le uve che provengono da queste aziende agricole vengono vinificate separatamente nelle rispettive cantine.

Il Cascinone: il Progetto Alta Langa Docg
Araldica produce i suoi Alta Langa DOCG nella Tenuta Il Cascinone, fondata attorno al 1920. Il Cascinone è una delle aziende agricole più estese dell’Acquese, caratterizzata da ripidi vigneti difficili da mantenere e coltivare tant’è che nella seconda metà del ‘900 subì un lento abbandono. Nel 1999, l’azienda fu acquistata da Araldica Vigneti che decise di riportarla all’antico splendore. Un lunghissimo lavoro di ripristino e reimpianto dei vigneti, accompagnato alla ristrutturazione delle cantine, oggi fa del Cascinone il fiore all’occhiello non solo di Araldica, ma di tutto il territorio. La nuova struttura è stata inaugurata nel 2004.

La Santa Seraffa: 18 ettari di Gavi docg
Un tempo antica meta di pellegrinaggio, La Santa Seraffa è una meravigliosa tenuta di diciotto ettari arroccata sul passo che divide la valle dello Scrivia dal Lemme, in posizione dominante sulle circostanti colline. Qui, da secoli, la coltivazione dell’uva cortese per ottenere il Gavi ha raggiunto l’eccellenza, grazie ad un particolare microclima che esalta l’eleganza e la freschezza dei vini.

Santa Seraffa consta di 18 ettari di vigneto nel comune di Gavi. Unico vitigno della tenuta è il cortese, a cui vengono dedicati i migliori sforzi agronomici ed enologici al fine di ottenere Gavi dalla personalità unica, elegante, fine e luminosa. Del piccolo eremo di Santa Seraffa, arroccato sul passo che divide la valle dello Scrivia dal Gaviese, si hanno notizie sin dal dodicesimo secolo come antica meta di pellegrinaggio, lungo un antico percorso che raggiungeva la valle Scrivia. Nel 1228 ospitò gli ambasciatori di Milano e i delegati di Genova e Tortona a conclusione della guerra per il possesso di Arquata e Capriata. Già allora i monaci cistercensi coltivavano con amorevoli cure la vite contribuendo alla fama del buon vino di questa regione. Principe dei vitigni era – ed è tutt’ora – l’uva cortese, da cui si ottiene il Gavi, uno dei grandi bianchi del Piemonte. Il toponimo di Santa Seraffa si è conservato nella cascina omonima, forse sorta sulle rovine dell’antico monastero che, nella seconda metà del XVII secolo veniva indicato «chiesa e cascinale». Dopo anni di conduzione privata, Santa Seraffa è entrata a far parte di Araldica nel 2017. Oggi sono 18 gli ettari coltivati, tutti all’interno nel Comune di Gavi, per una produzione di circa 125 mila bottiglie esclusivamente di Gavi DOCG del Comune di Gavi. L’intero processo di vinificazione viene eseguito all’interno della Tenuta Santa Seraffa. Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono immediatamente trasferite in cantina, raffreddate ad una temperatura di 5°C circa e gentilmente pressate. La pressatura a freddo consente di evitare microssidazioni e di preservare il meglio delle e sostanze aromatiche del vitigno cortese.

Tenuta La Battistina: 26 ettari coltivati a uva cortese
La Tenuta La Battistina si trova un crinale di colline di eccezionale bellezza tra Gavi e Novi Ligure. È stata acquisita nel 2002 da Araldica che inizia la ristrutturazione della cantina aziendale con l’obiettivo di trasformare La Battistina in una cantina per la produzione di Gavi DOCG. Sono 26 ettari di vigneti coltivati a uva cortese, costituiti da una sola particella con una buona esposizione a sud. Vecchie viti con un’età media di 30-35 anni prosperano su terreni con una particolare combinazione di terriccio marnoso. Le incisioni nel terreno causate dai piccoli torrenti del ruscello Lemme hanno creato un microclima piuttosto variabile con diversi gradi di aerazione e conseguenti oscillazioni di temperatura. La piccola valle di cui La Battistina occupa il versante meridionale rappresenta una “bolla” isolata di terreni calcarei ben drenati che è sempre stata considerata una delle migliori dell’intero terroir del Gavi. La posizione favorevole, il microclima della valle, insieme alla venerabile età delle viti, danno al vino Gavi un’eccezionale complessità, struttura ed eleganza con delicati aromi di frutta.

 

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