Un menù in CAA che tutti possono capire: l’ambizioso progetto di uno studente delle medie di Castell’Alfero

Entrare in un bar, sedersi al tavolo e ordinare.
Niente di più semplice, ma non per tutti. Lo sa bene Pietro Bergantin, studente di terza della scuola secondaria di primo grado di Castell’Alfero, che ha realizzato un progetto in collaborazione con le sue insegnanti e la caffetteria Al Conte Verde di Asti. Obiettivo: facilitare la comunicazione delle persone che hanno difficoltà nell’espressione verbale.

Grazie alla sensibilità della titolare del bar, Paola Bertone, il listino prezzi e il menù dei piatti proposti sono stati trasportati in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), un sistema comunicativo che Pietro utilizza quotidianamente. Questa strategia consiste nell’ accompagnare e potenziare la comunicazione verbale e scritta con un simbolo grafico, rendendo così fruibile a tutti la lettura e la comprensione di parole e testi.

“Questo progetto è stato particolarmente significativo per Pietro che ha potuto realizzare un supporto davvero utile a tutta la collettività, a persone con difficoltà di lettura e linguaggio o più banalmente a turisti stranieri, aumentando la propria autostima e il senso di appartenenza alla cittadinanza, nel pieno spirito inclusivo che già dalla scuola è necessario diffondere – ha commentato  Bertone – Un grazie enorme a Pietro e ai suoi aiutanti per il loro grande e prezioso contributo”.

L’esperienza di Pietro è il frutto di un lavoro maturato negli anni, come spiegano le insegnanti che hanno seguito il progetto, Silvia Baradel ed Elisa Cellino, su proposta del professor Romeo Grattapaglia: “Pietro ha iniziato ad approcciarsi alla CAA durante la scuola primaria ma è solo negli ultimi anni che ha potuto svolgere un lavoro più continuativo. La consapevolezza dell’importanza di questa strategia comunicativa è arrivata in occasione di un ricovero ospedaliero, durante il quale la comunicazione con il personale sanitario, sia orale che scritta, era molto difficoltosa. Da lì l’idea della famiglia di realizzare dei cartelli in CAA plastificati per facilitare la reciproca comprensione. Uno strumento che si rivelò utile anche per altri piccoli pazienti stranieri, ricoverati nello stesso periodo”.

La CAA da semplice strumento didattico può quindi diventare un utile mezzo di comunicazione per chiunque abbia difficoltà nella comprensione della lingua.
Per la caffetteria Al Conte Verde Pietro non ha realizzato solo i menù ma anche i cartelli per indicare i servizi igienici e per l’angolo del bookcrossing. “Si tratta di un’idea che potrebbe essere abbracciata da qualsiasi esercizio pubblico – spiegano ancora le insegnanti – In passato abbiamo organizzato momenti di condivisione insieme ai compagni per andare al cinema o al fast food ma in questi casi la comunicazione era sempre mediata da noi. Se invece queste strategie venissero attuate ovunque  Pietro e chiunque abbia difficoltà nell’espressione verbale potrebbe comunicare da solo”.

“E’ stato molto bello” commenta Pietro, orgoglioso che il suo lavoro possa essere utile anche per gli altri.
“Questo progetto potrà essere sviluppato anche in futuro. Pietro infatti dal prossimo anno scolastico frequenterà l’istituto alberghiero di Trino Vercellese. Il mondo della ristorazione gli piace molto” aggiungono le insegnanti che prima della fine dell’anno vogliono portare tutta la classe di Pietro a fare merenda nel bar astigiano, dove tutti potranno ordinare utilizzando il menù realizzato dal loro compagno.

pietro bergantin caa
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