Gli anni ’60 nel prossimo incontro de “I Venerdì della storia” a Roatto

Proseguono anche ad aprile gli incontri “I Venerdì della storia”, organizzati dall’Associazione Culturale “La stele di Nettuno”, con il patrocinio del Comune di Roatto,

Venerdì 5 aprile alle 21 nella Biblioteca di Roatto (piazza Piemonte) Piero Quattrocchi parlerà degli anni ’60, periodo fondamentale per il cambiamento dell’Italia, da una società ancora in gran parte patriarcale e contadina a una nazione moderna e emancipata (con tutte le contraddizioni e i problemi conseguenti).

La crescita incontrollata delle città ha portato all’ideazione e realizzazione di progetti edilizi innovativi, alcuni parzialmente riusciti come il quartiere Comasina a Milano, con il tentativo di autosufficienza e il risultato di quartiere segregato, altri totalmente falliti come la tristemente nota Zona di Espansione Nord (ZEN) di Palermo.

Ma gli anni 60 sono stati anche al centro del successo della televisione, con alcune trasmissioni simbolo, come “Lascia o Raddoppia” oppure il Festival di Sanremo. Trasmissioni che hanno reso famosi i presentatori e i partecipanti, a cominciare da Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Per non parlare di “Carosello”, l’appuntamento serale che dettava gli orari dell’Italia di allora, dove i bambini potevano andare a dormire dopo la fine della trasmissione. E nel frattempo si apriva la stagione dei grandi cantautori, dai “milanesi” Celentano, Gaber, Iannacci, ai “genovesi” Paoli e De André, e poi i cantanti: Mina, Battisti, Modugno, per citarne solo alcuni. E senza dimenticare i grandi Dario Fo e Franca Rame. Artisti che spesso vedevano prima degli altri il futuro, le trasformazioni in atto, le derive della società, i pericoli dell’urbanesimo e dell’industrializzazione.

Contemporaneamente la natura si imponeva sugli errori di pianificazione e di gestione del territorio con le grandi alluvioni del 1963 e soprattutto del 1966 a Firenze e Venezia. Infine, simbolo del cambiamento in atto della società italiana, si parlerà del grande scandalo della relazione extraconiugale tra Fausto Coppi e Giulia Occhini (la “Dama bianca”) che misero in luce quanto accadeva ormai comunemente tra la gente “bene”.

Piero Quattrocchi, già docente presso l’UniTre di Torino, racconterà queste ed altre vicende, a volte famose, a volte meno note, con l’aiuto del materiale fotografico di repertorio. Ampio spazio verrà dato alle domande del pubblico.