Sicurezza sul lavoro nell’Astigiano, la Task Force: “Obiettivo zero morti, non è accettabile morire di lavoro nel 2024”

Si è tenuta questa mattina, giovedì 21 marzo, presso la Sala Riunioni della Prefettura la conferenza stampa per presentare l’attivita svolta dalla task force per la sicurezza sui luoghi di lavoro, fortemente voluta dal Prefetto Ventrice quale strumento di prevenzione e contrasto al drammatico fenomeno delle morti bianche e, più in generale, degli infortuni sul lavoro.
All’incontro erano presento i vertici delle Forze di Polizia, il Questore e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, e delle amministrazioni facenti parte del gruppo ispettivo: Ispettorato del Lavoro, SpreaSal, Inps e Inail.

“La task force per la sicurezza sui luoghi di lavori è stata costituita un anno fa esatto e mi è sembrato giusto fare il punto dell’attività svolta in questo periodo” ha esordito il Prefetto Claudio Ventrice, che ha poi sottolineato alcuni concetti fondamentali: “Il nostro obiettivo è di avere zero morti sul lavoro, la vita umana ha un valore immenso e non è accettabile nel 2024 morire di lavoro; per arrivare a questo non bastano le ispezioni nei cantieri, bisogna lavorare molto sulla formazione, sul rinnovamento tecnologico; è importante che le aziende capiscano che con la task force noi non vogliamo fare repressione, ma prevenzione.”
Concetti condivisi da tutti gli intervenuti alla conferenza nei propri interventi, in cui hanno spiegato il ruolo del proprio ufficio nella task force e il settore di competenza nei controlli sulle aziende.

Sono stati effettuati dodici controlli, uno al mese, con particolare attenzione a due settori, edilizia e agricoltura, ma sono state effettuate verifiche anche su aziende che operano nel settore della lavorazione dei marmi e del recupero dei metalli.
Solo in due casi non sono state rilevate violazioni, tra le principali irregolarità rilevate negli altri cantieri sono stati trovati lavoratori in nero, stranieri irregolari sul territorio nazionali, personale assunto part time che svolgeva invece orario completo, mancanza dello svolgimento delle visite mediche da parte dei lavoratori. Diverse le sanzioni e ammende applicate, in alcuni casi è stata anche sospesa l’attività.