La Passiun di Gesù Crist a Castagnole Monferrato: uno spettacolo di rara bellezza che affonda le sue origini nell’antichità

Sono progetti che mirano a rivitalizzare e attualizzare azioni teatrali popolari, dimenticate nel tempo, ma grazie allo studio approfondito di Luciano Nattino, oggi si possono rivivere attraverso gli spettacoli di giovedì 28 e venerdì 29 marzo.

Dal 2003 si ripete ogni anno la Passiun di Gesù Crist a Castagnole Monferrato, giovedì 28 marzo, dalle 21, in una emozionante scenografia itinerante, con artisti e ospiti. La passione, scritta da Nattino con l’antropologo Piercarlo Grimaldi, vista in senso popolare e canto piemontese, con al seguito il Cristo-albero, non sarà una Via Crucis in costume, bensì, una forma laica di azione popolare, tra comunità e pubblico, insieme ad attori e ospiti. Il tema sarà il tradimento, visto sotto varie forme espressive, attraverso un fondamento antropologico profondo e studiato nei dettagli. Unico nel suo genere, sarà uno spettacolo di rara bellezza che affonda le sue origini nell’antichità.

Commenta Massimo Barbero, tra gli attori in campo: “Il progetto si fonda sulla ricerca di Luciano Nattino che, a inizio del secolo, ha cercato le origini con un lavoro certosino da parte della Casa degli Alfieri. Uno studio tra spiritualità popolare e tradizione trovata attraverso ore e ore di analisi accurata. Lo spettacolo che vedremo sarà una rifunzionalizzazione della tradizione adattata per la società odierna. Una vera e propria rivivificazione degli eventi. Questo è anche il significato che si cela dietro al nostro importante progetto”.

La tradizionale “Passiun di Gesù Crist”, alla sua ventiduesima edizione, voluta dal drammaturgo Nattino vedrà la presenza di fiaccole, musica, canti, all’interno del centro storico di Castagnole Monferrato, con la presenza del pubblico e della popolazione attiva. L’accesso alla manifestazione è gratuito. Sarà presente il vescovo di Asti, Monsignor Marco Prastaro, con la direzione musicale del maestro Tommaso Massimo Rotella. “Un gruppo di artisti – annota Massimo Barbero – sarà protagonista della scena. Ci saranno momenti di riflessione sulle sofferenze di Cristo, accusato ingiustamente e poi, ucciso in croce. Presenti i ballerini di Cifra Danzateatro di Torino che porteranno a spalle il Cristo-albero, simbolo stesso della Passione castagnolese, creato dal tedesco Hans Jurgen Vogel, sarà il fulcro della danza coreografata con gli artisti Cristina Da Ponte, Martina Auddino, Michele Noce, Luca Sansoè, Riccardio Malfiotti, Alessandra Fumai, Teresa Pirano e Stefano Belluscio”.

“Una prima sperimentazione – anticipano dalla compagnia di danzatori – per dare un senso drammaturgico al trasporto di questa struttura artistica. Il Cristo-albero sarà il fulcro della rappresentazione, attraverso movimenti e coreografie, tableau vivant degli artisti.” Ospiti, inoltro, la banda musicale comunale di Portacomaro, il gruppo folk “J’Arliquato”, con letture di monologhi interpretati da Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Elena Formantici, Mara Morando e Tommaso Massimo Rotella, anche regista dell’evento e della Passiun, che sarà protagonista di un monologo su Giuda Iscariota, scritto dal compianto Nattino. Una ricerca approfondita condotta dallo studioso dove tocca temi di feste e credenze locali di teatralità popolare. Il tradimento, tema dell’edizione 2024, può essere inteso come portatore di evoluzione personale. Il traditore porta con sé conseguenze per lui e per gli altri. Lo spettacolo utilizzerà diverse espressioni artistiche per approfondire meglio la tematica. A seguire, la Pro loco offrirà ruchè e torta di castagne.

La giornata successiva, spazio alle 18 ore di Passione sul piazzale del Sacro Monte del Santuario di Crea (Al). Sempre con la presenza del Cristo-albero, tra gli ospiti, l’attore Antonio Catalano, che dedicherà un momento di lettura di alcuni brani de “Il Vangelo raccontato da un asino patentato”. L’evento è in collaborazione con il Comune di Castagnole Monferrato, il contributo della Regione Piemonte, Fondazione CRAsti e Fondazione CrTorino, la collaborazione della Fondazione Radici, per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato e della rivista Astigiani, nell’ambito del programma Monferrato Spirituale e con il coinvolgimento di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. La manifestazione si concluderà con una riflessione di Monsignor Francesco Mancinelli, Rettore del Santuario di Crea. Ingresso libero alla manifestazione.

Marina Rissone