La mostra Articolo27 arriva all’Artom per riflettere insieme sul reinserimento dei carcerati nella società

Fino al 13 Marzo, presso l’ITIS Artom di Asti è ospitata la mostra “Articolo 27”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulle problematiche legate al carcere, mostrando innanzitutto il lato umano dei detenuti, e di far riflettere gli studenti sui temi della giustizia, della detenzione, della rieducazione.
È composta da 12 pannelli che, in forma di fumetto, raccontano la situazione dei carcerati da quando entrano in prigione a quando sono di nuovo all’esterno, dove vengono discriminati e trattati in modo diverso dagli altri. La mostra è progettata dall’Associazione “Essere Umani” di Torino e realizzata con la collaborazione grafica degli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con il patrocinio del Garante Regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. A portarla in giro per le scuole astigiane c’è l’impegno dei volontari di Effatà, associazione che ad Asti rappresenta un trait d’union tra la detenuti e mondo esterno al carcere.

Il Dirigente dell’Artom Franco Calcagno sottolinea così l’importanza della mostra: “Desideriamo che agli studenti arrivi un messaggio sulla seconda possibilità che deve essere data a tutti, escludendo discriminazioni e preconcetti. La mostra è un ottimo spunto per la discussione su temi quali la giustizia, l’applicazione delle pene, l’umanità che non deve mai mancare anche in casi gravissimi. Confondere la Giustizia con la Vendetta è uno dei delitti peggiori di cui ci si può macchiare”.

La classe 2BI dell’istituto ha curato l’organizzazione, l’allestimento e ha svolto il ruolo di guida per le classi interessate, sia dell’Artom che di altre scuole. Inoltre sono state proposte alcune attività alle classi che hanno visitato la mostra: lasciare su post-it commenti/pensieri sui pannelli che li hanno colpiti particolarmente; immaginare, progettare, realizzare ulteriori fumetti sul tema della mostra. Queste attività e la mostra stessa si inseriscono all’interno dei progetti di Cittadinanza attiva e promossi da diversi insegnanti.