Il secondo premio del Concorso letterario nazionale Lingua Madre va ad Shima Allahi: originaria dell’Iran abita ad Asti

Iran e Romania: sono questi i Paesi di provenienza delle prime classificate della XIX edizione del Concorso Lingua Madre.

Primo Premio, Maral Shams (Iran) con il racconto Capolinea; Secondo Premio, Shima Allahi (Iran), con il racconto I piccoli tesori; Terzo Premio, Simona Nicoleta Bogdan (Romania) con il racconto Ritorno; Premio Sezione Speciale Donne Italiane, Giuliana Spadaro con il racconto Parole straniere; Premio Speciale Slow Food – Terra Madre, Sayaka Miyamoto (Giappone) con il racconto La forza degli udon; Premio Speciale Torino Film Festival, Marinella Dela Rosa (Filippine) con il racconto Diario di bordo: tra l’Italia e le mie radici asiatiche; Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Man Azadam (Iran) e Sonia Canu (Italia) con la fotografia Parole libere.

Shima Allahi nasce nel 1987 a Teheran. Si laurea in Iran in Traduzione dall’inglese al persiano, quindi consegue la laurea magistrale di Letteratura Inglese in India. Torna in Iran dove lavora come traduttrice e insegnante di inglese, arrivando a pubblicare dieci libri. Nel febbraio 2020, giunge in Italia e inizia a frequentare il corso di laurea magistrale in Relazione Internazionale all’Università degli Studi di Genova. Vive ad Asti con il marito ed è insegnante di inglese.
La motivazione del secondo premio con il racconto “I piccoli tesori “: «Nel racconto l’intelligenza si coniuga con la tenerezza, dove gli oggetti del paese di origine dialogano con quelli del luogo d’approdo. Un interessante escamotage narrativo questo di porre al centro le cose della vita quotidiana. La loro presenza, il loro odore e colore producono emozioni, rinnovano la memoria di storie e persone del passato, rinviano agli affetti e alle vite di coloro che non ci sono più, con tutta la loro carica evocativa, simbolica e, nel caso in questione, pacificante. I sentimenti, con pudore, si mescolano insieme al “lessico familiare”; è la vita che continua, lo spazio e il tempo che si contraggono». 

La Premiazione della XIX edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre si svolgerà lunedì 13 maggio alle ore 13.30 in Arena Piemonte, Lingotto Fiere. Un momento di festa aperto a tutte e tutti che chiuderà il ricco calendario di eventi di approfondimento a cura del Concorso, nell’ambito del XXXVI Salone Internazionale del Libro di Torino, del Salone OFF e del progetto Voltapagina per le carceri.

Racconti che coniugano immaginari e nuove sensibilità, immediatezza e autenticità, relazione e riflessioni profonde. Le protagoniste del XIX Concorso Lingua Madre si permettono di essere provvisorie, decidono di stare nell’oggi senza troppi proclami, con verità. Né vittime né eroine. A unirle è il loro sguardo al mondo e l’autorità femminile che da questo sguardo emerge.

Sul sito del Concorso Lingua Madre, sono aperte le votazioni (sino al 15 aprile) per aggiudicare il Premio Speciale Giuria Popolare a uno dei dieci racconti finalisti: in palio, tra tutte le persone che parteciperanno alla votazione, un ingresso gratuito al Salone e i volumi del Concorso Lingua Madre (informazioni su www.concorsolinguamadre.it). L’antologia Lingua Madre Duemilaventiquattro edita in autunno sarà disponibile in tutte le librerie d’Italia insieme a quelle degli anni precedenti e ai saggi d’approfondimento del Concorso sui temi della migrazione femminile.

Oltre 10.000 autrici, 19 antologie con i racconti selezionati, 14 mostre fotografiche, 29 volumi di approfondimento sulla letteratura e sulla migrazione femminile curati dal Gruppo di Studio, 1 rivista telematica, oltre 2.000 presentazioni in tutta Italia, 28 convegni, più di 50 laboratori e progetti scolastici, 7 borse di studio attivate, 5 programmi video originali, 5 spettacoli teatrali tratti dai racconti, 1 podcast su Spreaker, 1 webserie su Prime Video e molto altro ancora.

Tutto questo è il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, nato per ascoltare la voce di chi spesso non ce l’ha, ma ha molto da dire: in quanto donna e in quanto migrante. Un luogo autentico di espressione e riconoscimento; un’occasione di relazione, conoscenza, rappresentanza. Ideato nel 2005 da Daniela Finocchi, è un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino, diretto alle donne migranti, alle loro figlie e a tutte coloro che si riconoscono in appartenenze multiple. Una sezione speciale è dedicata alle donne