Gli studenti dell’Istituto Alfieri di Asti coinvolti in un progetto di analisi di pigmenti sul Codex Astensis

L'iniziativa è svolta in collaborazione con l'Università del Piemonte Orientale e l'Archivio storico di Asti

Un nutrito gruppo di studenti delle classi 3A, 3C, 4C del Liceo Classico e 3F e 4F del Liceo Artistico hanno incominciato martedì 5 marzo un’attività in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e l’Archivio storico di Asti.

L’idea è nata da un incontro fortuito tra la collaboratrice della Dirigente per la sezione Istituto Professionale, Antonietta Galanzino e il docente di Chimica Analitica presso l’UNIUPO, Maurizio Aceto, durante un corso di formazione per docenti. Da tale incontro è nata l’idea di realizzare una collaborazione con l’IIS V. Alfieri nell’ambito di una progettazione realizzata dall’Università del Piemonte Orientale con le Scuole Superiori relativa all’analisi di pigmenti di opere pittoriche e alla conseguente analisi spettroscopica non invasiva di beni culturali.

Durante l’estate del 2023 il progetto ha preso corpo insieme ad un team di docenti del Liceo Classico (la Collaboratrice della Dirigente, prof.ssa Cinzia Zenzon) e del Liceo Artistico (i docenti di Scienze, prof. Ulderico Ferrero e prof. Fabio Conti, il docente di Discipline pittoriche, prof. Andrea Marello): non restava che trovare il manufatto su cui avviare l’analisi dei pigmenti.

Dopo una serie di richieste inviate ad alcuni enti del territorio, grazie all’Assessora all’Istruzione Loretta Bologna, è stato possibile prendere contatto con Barbara Molina, consulente dell’Archivio Storico di Asti che ha proposto alla scuola di svolgere le analisi sul Codex Astensis, una raccolta trecentesca di cronache e documenti medioevali riguardanti la città di Asti che vanno dal 1065 al 1353.

“A questo punto abbiamo potuto coinvolgere gli studenti che hanno aderito con entusiasmo, soprattutto nella classe 3A del Liceo Classico, ed iniziare le lezioni propedeutiche a cura del professor Aceto che in queste settimane ha introdotto le tecniche di analisi dei pigmenti e ha fatto realizzare agli studenti una tavolozza di colori a partire dagli elementi utilizzati dagli artisti del Medioevo per poter poi confrontare tali colori con i pigmenti che verranno visionati in Archivio storico direttamente sul Codex Astensis a partire dal mese di aprile. Il progetto e la sua metodologia si allineano in modo valido alle linee guida per l’insegnamento delle discipline STEM, promuovendo un approccio olistico e integrato all’apprendimento” spiegano dalla scuola.

Le attività si snoderanno tra i mesi di marzo, aprile e maggio e si concluderanno con una presentazione da parte degli studenti dei risultati della loro analisi: un modo per rendere gli studenti protagonisti e di avvicinarli al mondo del lavoro.