Da consumatori a beni di consumo: un incontro al Castello di Moncucco Torinese per il ciclo Dissonanze

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Venerdì 22 marzo alle 18,30, per il ciclo Dissonanze, al Castello di Moncucco Torinese si terrà la conferenza “Da consumatori a beni di consumo”. Ospiti: Matias Eduardo Diaz Crescitelli e Claudia Pretto.

Un bene di consumo può sentirsi libero? In una dimensione generale, una persona tende a considerarsi un cittadino, e in quanto tale titolare di diritti inalienabili. Tuttavia, la storia recente e meno recente evidenzia un vuoto concreto del significato di cittadinanza intesa come piena capacità di esercitare la libertà e i propri diritti. Il cittadino, nell’accezione contemporanea, è un consumatore, che per consumare deve restituire qualcosa. Così con il passare del tempo, il cittadino ideale si è
trasformato in bene di consumo. La narrativa ufficiale racconta che nello Stato di Diritto sia stata abolita la schiavitù, apportando quindi una visione distopica della realtà. Ma cos’è effettivamente cambiato fin dai tempi dell’antica Mesopotamia, quando venne definito il concetto di schiavitù? Qual è il significato di schiavitù oggi?Ma soprattutto, se gli abitanti del pianeta sono beni di consumo obbligati a consumare, cosa ne è dei diritti e della loro libertà in questo Stato di Diritto?

Ne discutono i dottori di ricerca ed esperti Matías Eduardo Díaz Crescitelli e Claudia Pretto.

Matías Eduardo Díaz Crescitelli è nato in Argentina nel 1986 e si è trasferito in Italia a 16 anni con la propria famiglia a causa della crisi che affondò definitivamente e irreparabilmente il paese. Da allora ha studiato e lavorato in diversi settori. Oggi lavora nel mondo delle disabilità. Dopo avere conseguito un dottorato di ricerca si occupa di ricerca qualitativa in ambito sanitario. Pone un interesse particolare verso i processi relazionali e l’implementazione dei dispositivi dotati di Intelligenza Artificiale nei contesti assistenziali. Inoltre si dedica al coinvolgimento di pazienti e caregiver (sottoforma di co-ricercatori) nelle ricerche volte a sviluppare strategie di cambiamento. Attivista politico e per i diritti umani, si batte da sempre per tutelare bambini, anziani e le persone fragili ed emarginate dal sistema e dalla società.

Claudia Pretto è nata a Cividale del Friuli nel 1981 ed é cresciuta in Veneto, ha lavorato in Italia e in altri paesi in materia di protezione dei diritti umani come giurista e ricercatrice esperta di diritti umani, diritto comparato e diritto internazionale. Dopo la laurea in giurisprudenza e il dottorato di ricerca ha lavorato nel contesto di organismi delle Nazioni Unite ed organismi di tutela .E’ impegnata nella ricerca della protezione effettiva dei diritti umani attraverso l’individuazione di rimedi effettivi con una visione multidisciplinare che metta al centro la protezione della dignità umana. Scrive poesie fin da bambina, danza e dipinge per trasmutare le ferite alla dignità umana.

La realizzazione di questo evento su territorio è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Pro Loco di Moncucco Torinese, teste ‘d Giss e l’associazione culturale Dn-Art.

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