Ad Antignano torna la storica Via Crucis del Venerdì Santo

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Dopo quattro anni di interruzione riprende la storica Via Crucis del Venerdì Santo in Antignano.

Il 29 marzo, alle 21, il paese torna a mettere in scena una rappresentazione collettiva giunta alla XXXIII edizione. Il vuoto di quattro anni si colloca nella grande pausa forzata della pandemia. Si è però svolta una formula più snella e celebrativa nel 2023, negli ampi spazi della chiesa parrocchiale di Santo Stefano dove canti e proiezioni di filmati relativi alle passate edizioni hanno consentito di rinnovare il clima e il senso profondo della Settimana Santa.

L’esperienza ha fatto da volano, ha riacceso la passione sopita per questo evento che alberga nell’intimo degli antignanesi ed ha stimolato i non pochi fautori della rappresentazione a riprovarci , a scommettere sulla ripartenza. La tenacia di chi crede fortemente nei progetti buoni si è rimessa al lavoro e molto si deve a Simona Gonella. Ristabilire i contatti, trovare i tempi e i modi per le prove, lottare contro il tempo meteorologico, cucire scene, parole, musiche, reclutare artigiani, volontari esperti in un po’ tutte le discipline che entrano in gioco nel teatro. Poiché sì, è una grande opera teatrale all’aperto, realizzata da persone che si sono inventate una professionalità guadagnata sul campo e affinata negli anni, preziosa e insostituibile come il ruolo di Franco Bosia che non ha mai perso la speranza di veder rivivere la Via Crucis.

Proprio le persone sono la grande ricchezza di questo evento e ne occorrono tante: circa un centinaio di donne, uomini e bambini sono coinvolti nella Via Crucis. Intere famiglie dove i soggetti svolgono compiti diversi ma funzionali al risultato finale, alcune di Antignano, altre di Castiglione, accomunate dall’amore per un evento corale e suggestivo, capace di toccare le corde profonde della spiritualità umana. Un coinvolgimento che vede passarsi il testimone da una generazione all’altra.

Il ruolo di Gesù, figura attorno alla quale ruota tutta la Via Crucis, è affidato a Paolo Martinetto, interprete sensibile e capace, calato in una veste delicata e drammatica a cui dà la voce Luca Chiusano. Le scene partono dall’Orto degli Ulivi con l’arresto di Gesù, il processo davanti al Sinedrio ed a Pilato. Proseguono in un crescendo di pathos narrativo con la salita al monte Calvario, la crocifissione e la deposizione del Cristo morto ai piedi della Croce tra le braccia di Maria. Ad accompagnare lo spettatore nella comprensione profonda delle unità sceniche la presentazione del parroco di Antignano don Pierino Torchio, le voci narranti di Anna Maria Rivella, Lorenzo Forno e Franco Bosia. I costumi, rigorosamente ispirati alla contemporaneità di Gesù, sono affidati alla sarta storica Carmen Bosio , affiancata da valide collaboratrici.

La regia di tutta la Sacra Via Crucis è idealmente ispirata a quella di Franco Orecchia che ci ha lasciati nel 2017, inventore della manifestazione, curatore di ogni dettaglio, motore indomito di questa impegnativa kermesse a cui tutte le persone coinvolte dedicano le loro fatiche, consapevoli che la Via Crucis di Antignano è una sua creatura oggi affidata al figlio Roberto ed al nipote Lorenzo. Il lavoro prosegue a tappe forzate. Tutto deve essere pronto per il Venerdì Santo.

locandina via crucis antignano

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