Scuole Asti: “L’inverno, sempre al freddo, dello scontento di alunni e genitori”

Riceviamo e pubblichiamo


“Ormai l’inverno del nostro scontento s’è fatto estate sfolgorante di raggi di questo sole di York” sono i versi shakespeariani del dramma Riccardo III. Versi mutuati nel titolo del famoso romanzo di Steinbeck appunto “l’inverno del nostro scontento”. Abbiamo la sensazione che genitori e alunni delle scuole di Asti, che hanno passato lunghi periodi al freddo, dovranno attendere i raggi del sole di primavera per scaldarsi !
Quello che pensavamo fosse l’ultimo reclamo ovvero quello dei genitori della classe 3° b della Scuola Dante che lamentano anche una scarsa attenzione dell’Amministrazione alle manutenzioni dell’edificio, alla gestione degli spazi all’aperto, ai controlli in entrata e uscita della scuola in considerazione del pesante traffico su C. Dante è stato, dopo poco, seguito dalla segnalazione della scuola Gramsci, anch’essa al gelo.

Che dire: è l’ennesima protesta proveniente dalle scuole di Asti relativa alla gestione e manutenzione del calore di un importante edificio pubblico. Fare l’elenco di tutte le scuole andate in sofferenza calore in questo inverno sarebbe troppo lungo.
Sorge spontaneo un interrogativo dopo anni di cattiva gestione. Se questa Amministrazione comunale non sa gestire gli impianti di riscaldamento dei suoi edifici pubblici come può essere in grado di amministrare la città: la manutenzione del suolo, il verde pubblico, la viabilità, l’urbanistica, le opere pubbliche.

L’elenco potrebbe continuare a lungo rispetto agli impegni di una Amministrazione comunale ma per Asti l’elenco è sempre più breve, infatti la Giunta più che amministrare pare voler delegare all’esterno le proprie funzioni. Sempre più materie vengono delegate ad ASP e quindi al privato torinese, la cultura e le manifestazioni sono appaltate alla Fondazione, i servizi sociali in questa città non esistono e si potrebbe continuare.
Ma come si pone il Sindaco in tutto ciò?

Non è forse vero che, vista l’inadeguatezza e l’esternalizzazione di competenze, farebbe bene a ridurre il numero dei componenti della Giunta, per il poco che lavorano e il nulla che concludono, e, visti i bei soldi che prendono, sarebbe anche un risparmio per le casse comunali.

Per quanto ci riguarda informiamo i genitori, e gli alunni infreddoliti da mesi invernali caratterizzati da continue rotture degli impianti, che il 22 gennaio u.s. ai sensi dell’art. 50 del regolamento del Consiglio comunale e della L.142/90, abbiamo presentato una richiesta dettagliata di informazioni all’Assessore competente relativa alla gestione calore nelle scuole di Asti. Notizie sugli appalti in corso, sulla gestione degli impianti, sulle manutenzioni straordinarie e ordinarie degli stessi, sulla sostituzione di impianti vetusti. Il 22 febbraio, secondo quanto stabilito dalla legge, ovvero trenta giorni per avere risposte, saremo forse in grado di fornire rivelazioni a tutta la città che si chiede: “ ma perché nelle scuole di Asti gli alunni stanno sempre al freddo “ O forse scopriremo che in fondo si tratta solo di incapacità varie e cattiva organizzazione.

Vittoria Briccarello – Mauro Bosia UNITI SI PUO’
Mario Malandrone – AMBIENTE ASTI
Asti, li 15/2/24