“La lezione di Mariangela”

Riceviamo e pubblichiamo


Conosco Mariangela dagli anni ottanta, da quando fui eletto per la prima volta consigliere comunale nel mio comune, Castelnuovo don Bosco. Erano i tempi della signora Ottaviano, consigliere regionale, erano i tempi della Democrazia Cristiana e delle sue anime da Gianni Rabino a Gianni Goria. Lunghe e notturne riunioni nella sede provinciale della DC di viale alla Vittoria ad Asti, anche con noi dell’allora movimento giovanile. Dibattiti infiniti sulla città e sulla provincia. Grande educazione politica e grande passione politica. E’ in questo contesto che ho incominciato a incontrare Mariangela, e soprattutto a capire che la politica anche quella locale e territoriale, parte dalla ‘gavetta’ ovvero dalle circoscrizioni, come San Marzanotto e poi come consiglio comunale di Asti, senza pretese di arrivare ma solo per capire e per conoscere come porsi al servizio delle persone, delle comunità, del territorio.

La frequentazione, e l’apprendimento della cultura del “servizio” con Mariangela è proseguito quando lei fu eletta in Regione Piemonte, assurgendo poi al ruolo di Assessore regionale alle Politiche Sociali con le Giunte del Presidente Ghigo. Qui Mariangela ha dato un’impronta importante fondamentale alle politiche sociali, al sostegno a favore dei piu’ deboli, a favore delle persone anziane, al riordino delle leggi e delle norme sulle istituzioni pubbliche socio sanitarie, dai Consorzi socio assistenziali alle strutture residenziali per gli anziani. L’interesse di Mariangela è sempre stato quello di provare a risolvere problematiche a favore dei Sindaci, dei comuni, dei cittadini e delle imprese, prima di tutto del territorio della nostra provincia, che conosceva palmo a palmo, e che frequentava e incontrava tutti i giorni.

Opera che ha svolto anche quando, successivamente negli anni duemila fu eletta vice Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte. Ed è con questo spirito che al termine dell’esperienza in Provincia del Presidente Marmo, nel 2008, decise con un foltissimo gruppo di amministratori locali di candidarsi Presidente della Provincia, senza riuscire nell’impresa. Fu allora, non piu’ candidata al Consiglio regionale del Piemonte, che si addivenne alla formazione di un gruppo di minoranza civico in consiglio provinciale, ove si cerco’ di svolgere una opposizione costruttiva, senza poter riuscire insieme alla maggioranza a resistere alla negativa dissoluzione delle amministrazioni provinciali con la famosa legge 56/2014 detta “Del Rio”.

Una storia di lunga di militanza politica, di servizio assiduo ai cittadini, dove non si è mai scontato nulla a favore di chi perseguiva tali missioni, con impegno e sacrificio. E tutto questo è stato dimostrato da Mariangela, impegnandosi poi a lavorare come amministratore nell’amministrazione comunale del primo mandato di Maurizio Rasero Sindaco. Fino all’ultimo e fino agli ultimi giorni, all’insegna della comprensione della società in cui viviamo, avvicinandosi con tantissima umiltà, ai tanti e tantissimi disagi sociali, assistenziali, sanitari, ai disagi della de-industrializzazione e quindi della disoccupazione. Un mondo complesso e variegato, in un ambiente rapidamente cambiato con le problematiche economiche e sociali sempre più evidenti.

Ecco la lezione di Mariangela Cotto è sempre stata la stessa: l’interesse di far bene, di capire, di provare a portare delle soluzioni concrete, di elevare le competenze, di sospingere i giovani a misurarsi con le istituzioni e la Politica.
Io da lei, ho imparato molto, e molti della mia generazione gli devono l’esempio e la forza di agire in modo chiaro, concreto, aperto: dall’ambito regionale, a quello provinciale, a quello comunale.
Dovremmo ripensare a questa lezione: di tenacia, di impegno, di fierezza, di orgoglio della nostra identità. Mariangela ce lo ha dimostrato bene, e non ce lo dimenticheremo.

Giorgio Musso
Già sindaco di Castelnuovo don Bosco Già vice Presidente della Provincia di Asti