Il boom economico e lo spopolamento delle campagne nel prossimo “Venerdì della storia” a Roatto

Nuovo appuntamento con “I Venerdì della storia” a Roatto.

L’incontro con Piero Quattrocchi, organizzato dall’Associazione Culturale “La stele di Nettuno” con il patrocinio del Comune, si terrà venerdì 1 marzo alle 21 nella biblioteca di Roatto in piazza Piemonte.

I due decenni tra il 1950 ed il 1970 hanno confermato molte tendenze che si iniziavano a riconoscere nei primi anni del dopoguerra: il boom economico, la motorizzazione di massa, il miglioramento delle condizioni di vita con l’arrivo degli elettrodomestici e della televisione. La voglia di cambiamento uscendo dagli schemi immutabili del passato, la necessità di manodopera nelle città (per noi principalmente Asti e Torino) ha provocato lo spopolamento delle campagne e molti paesi, tra cui quelli della Valtriversa non prossimi alla ferrovia hanno visto una diminuzione pesante della popolazione, ad esempio Cantarana è passata dai 733 abitanti del 1951 ai 586 del 1971, Maretto da 461 a 298, Roatto addirittura quasi dimezzata, dai 652 residenti del 1951 ai 344 del 1971.

Chi si trasferiva in città ritornava al paese nativo spesso, non soltanto durante le vacanze estive ma anche nei fine settimana, per dare un aiuto ai parenti rimasti a lavorare la terra. Nei vent’anni tra il 1951 e il 1971 l’Italia perse 5 milioni di lavoratori agricoli. La voglia di costruire è l’assenza di forze contrarie alla cementificazione provocarono grandi cambiamenti non sempre positivi, ad esempio sulle coste della Liguria. La scarsa attenzione verso la forza della natura portò a disastri naturali gravissimi, primo fra tutti la tragedia del Vajont con i quasi 2000 morti e la scomparsa di Longarone, ma anche i crolli di Napoli e Agrigento.

Piero Quattrocchi, già docente presso l’UniTre di Torino, racconterà queste ed altre vicende, a volte famose, a volte meno note, con l’aiuto del materiale fotografico di repertorio. Ampio spazio verrà dato alle domande del pubblico.