Fiva Confcommercio Asti: “Le ragioni del Si al Progetto di ricollocazione del mercato di Asti”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Fiva Commercio Asti.


In questi giorni alcuni operatori del commercio ambulante che prendono parte al mercato di Asti del mercoledì e del sabato hanno manifestato la loro personale contrarietà al piano di unificazione dell’intera area mercatale in piazza Campo del Palio anziché l’attuale suddivisione fra Piazza Alfieri e Piazza Campo del Palio. Allo sciopero non hanno aderito i nostri ambulanti di FIVA -Confcommercio che, dopo attenta analisi, ritengono il progetto di creazione di un’unica area mercatale in piazza Campo del Palio preferibile rispetto all’attuale dislocazione in più aree.

“Abbiamo valutato il progetto di raggruppamento di tutti i commercianti in un unico grande spazio – precisa la Presidente Rafaela Gigliodoro – e lo consideriamo migliorativo, efficace e a vantaggio degli stessi mercatali che potrebbero godere di una logistica più adeguata grazie al compattamento degli spazi.”

Le ragioni di questa posizione vanno dall’aspettativa di maggior valorizzazione del mercato bisettimanale astigiano nel suo insieme fino alla capacità di questa nuova riorganizzazione di poter rispondere alle rinnovate esigenze dei mercati e dei loro frequentatori che sono notevolmente variate nel tempo. Sottolinea il Direttore di Confcommercio Claudio Bruno :“Un adeguamento dell’area mercatale è oggi “necessaria” perché consentirebbe di strutturare meglio l’offerta mercatale, migliorandone l’attrattività e la fruibilità. Il disegno di nuova definizione del mercato ha inoltre ottenuto una buona convergenza da parte delle associazioni di categorie che rappresentano le imprese. Abbiamo più volte mostrato disponibilità nella concertazione e nello studio di soluzioni condivise e funzionali e riteniamo che sia prioritaria una visione strategica rispetto a eventuali divisioni e posizioni arroccate.”

Continua Gigliodoro :”Crediamo che questo progetto di riorganizzazione mercatale in un’unica sede sia in grado di tenere in conto le esigenze generali dei mercati di oggi, puntando innanzitutto ad assicurare un futuro proficuo agli ambulanti tutti”. Conclude Elvio Ferrero vice presidente di Fiva:“Lo sciopero di questa mattina con la sua esigua adesione rappresenta a mala pena il 10% su un totale di 230 ambulanti” e credo che questo sia un dato significativo.”