Domani e lunedì altri due appuntamenti a Canelli per il Giorno della Memoria 2024

Dopo il grande successo di partecipazione all’incontro con la professoressa Maria Luisa Giribaldi Sardi, che ha guidato il pubblico alla scoperta della Storia delle comunità ebraiche di Asti e Canelli, il programma canellese del Giorno della Memoria 2024 continua domenica 28 gennaio, sempre alle ore 17 nella Biblioteca G. Monticone, dove Nicoletta Fasano, direttrice scientifica dell’ISRAT, ripercorrerà alcune storie di deportazione dall’Astigiano. L’occasione sarà data dalla presentazione del suo ultimo libro, “Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro. Deportazioni, Storia, Memoria” (ISRAT Edizioni).

Spiega l’autrice: “Il titolo del libro riprende una frase di Anna Cherchi, allora giovane partigiana deportata di Loazzolo a Ravensbruck: se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro non basterebbe per scrivere tutte le tragedie avvenute nei lager nazisti. È un libro che ricostruisce i meccanismi e le responsabilità delle deportazioni dall’Astigiano attraverso documenti di parte tedesca e fascista, testimonianze e racconti inediti. È un modo per valorizzare il patrimonio documentario conservato dall’Israt e le storie della gente comune coinvolta, suo malgrado, nell’occupazione nazifascista. Ma è anche un libro fatto di incontri che ho avuto la fortuna di fare nel corso di trent’anni di lavoro: i legami preziosi costruiti con i testimoni che ad un certo punto sono diventati un qualcosa di più. Un’amicizia profonda, una sorta di passaggio di testimone che carica di responsabilità e di inquietudine. Ho scelto di mettere al fondo dei capitoli principali dedicati alle tre diverse “deportazioni” tre storie individuali: a rappresentare la deportazione cosiddetta “politica” ho scritto la storia di Anna Cherchi; per la deportazione ebraica non potevo non riprendere la memoria di Enrica Jona. Per l’internamento militare ho voluto dare spazio alle parole di una madre. Il suo è un diario inedito e molto interessante: si tratta di Clementina Fungo in Martino che scrive ogni giorno, a partire dal 25 settembre 1943, per “comunicare” con il figlio Sergio, prigioniero in Germania. Il libro, però, si apre con una riflessione, critica e forse anche severa, sul ruolo della Giornata della Memoria e sul permanere di stereotipi, luoghi comuni, banalizzazioni riguardanti il tema della Shoah e del sistema concentrazionario nazista, del razzismo in generale che chiama la società tutta ad un processo educativo intergenerazionale complesso ma doveroso”.
Nell’occasione verranno ricordati i deportati e gli internati canellesi.
Ai partecipanti che ne faranno richiesta verrà rilasciato dall’AIMC un attestato valido per la formazione docente.

Le commemorazioni canellesi termineranno lunedì 29 gennaio mattina, in piazza della Repubblica, con due eventi: alle ore 9,30, gli alunni della scuola secondaria di primo grado Carlo Gancia, in collaborazione con altre scuole del territorio, metteranno in scena la rappresentazione “Farfalle e filo spinato”; alle ore 11, il Comune di Canelli apporrà una targa in memoria della deportazione, realizzata dagli studenti dell’ITIS Artom di Canelli nell’ambito di un progetto dell’Unitre Nizza-Canelli.

Il programma del Giorno della Memoria 2024 di Canelli è coordinato dall’associazione Memoria Viva e realizzato in collaborazione con il Comune di Canelli, la Biblioteca G. Monticone, l’ISRAT, l’Unitre Nizza-Canelli, l’ANPI Canelli, l‘Associazione Italiana Maestri Cattolici, la Scuola Secondaria di primo grado di Canelli, l’ITIS Artom di Canelli e altre scuole del territorio.
Ingresso libero a tutti gli appuntamenti.

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