Presentati i lavori di ristrutturazione dell’immobile “Canton del Santo” della Banca di Asti fotogallery

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Questa mattina, giovedì 21 dicembre, si è tenuta la presentazione ufficiale dei lavori di ristrutturazione dell’immobile “Canton del Santo” della Banca di Asti. Accolti dal presidente dell’Istituto di credito, Giorgio Galvagno, e dall’amministratore delegato Carlo Demartini sono intervenute le massime autorità civili, religiose e militari della Provincia di Asti.

Nel palazzo rimesso a nuovo sono previsti gli uffici e le sale per la formazione del personale la Banca di Asti, l’ufficio comunicazione, la filiale online e l’ufficio di help desk per l’home banking, oltre ad una nuova sala conferenze dalla capienza di 310 persone che oggi ha ospitato la presentazione. Il nuovo palazzo è collegato con la storica sede di Piazza Libertà da un tunnel.

Dopo i saluti del presidente Galvagno, dell’amministratore delegato Demartini, dell’ex presidente Aldo Pia e del presidente della Fondazione CRAsti Mario Sacco, è stato proiettato un video di quattro minuti in cui sono stati ripercorsi i cinque anni dall’inizio lavori (13 luglio 2018) alla chiusura di un mese fa (17 novembre 2023) e poi l’architetto Gianni Cavallero e Paolo Malabaila, amministratore delegato della Malabaila & Arduino Costruzioni, definiti da Carlo Demartini “eccellenze astigiane a cui siamo orgogliosi di aver affidato la progettazione e i lavori” , hanno presentato i lavori svolti.

Relazione di progetto
Il progetto prevede un edificio per uffici e attività commerciali altamente performante dal punto di vista energetico, dotato di spazi funzionali, conservando e valorizzando allo stesso tempo le caratteristiche architettoniche di pregio dei fabbricati.

Obbiettivi di progetto
• La volontà del Committente è stata quella di conservare la vocazione commerciale per i piani bassi dei fronti su strada, garantendo un’apertura continua dell’attività e slegandola dalla funzione direzionale. E’ stata così mantenuta la funzione commerciale al piano terra, con affaccio principale su via Garibaldi.
• Esigenza importante è stata quella di addivenire alla massima funzionalità e all’agevole collegamento fra gli spazi degli edifici, ottenuta con il massimo livellamento possibile degli orizzontamenti dei diversi edifici, anche se tale scelta ha determinato importanti demolizioni degli orizzontamenti preesistenti e la sistemazione delle aperture su prospetti esterni, mantenendo le scansioni originarie e riprendendo i medesimi caratteri architettonici.
• Per quanto concerne i prospetti caratterizzanti la corte interna, la ricostruzione delle parti demolite ha consentito di dare maggiore ampiezza alla precedente angusta corte interna e garantisce una maggiore luminosità. L’intento, uno degli elementi cardine del progetto, è stato quello di realizzare all’interno della corte un avanzato involucro tecnologico di supporto all’intero stabile; il lotto, a tutti gli effetti, si configura come un isolato di matrice storica che cela al suo interno il cuore innovativo che lo sostiene, sia dal punto di vista energetico, sia dal punto di vista funzionale. I nuovi fronti lato corte interna assumono infatti i connotati di una facciata continua vetrata, che permette di sfruttare al massimo l’energia solare durante le varie stagioni, assicurando un ottimo livello di isolamento e di condizionamento invernale-estivo, senza far eccessivo uso di ulteriori tecnologie. Le ampie vetrate che connotano i tre prospetti permettono il passaggio di luce naturale in profondità all’interno di ciascun piano dell’edificio, dove la luminosità è priorità e gioca a favore di un ambiente di lavoro piacevole e stimolante.

Elementi caratterizzanti:
• Utilizzo delle risorse energetiche non rinnovabili tendente allo zero, mediante il ricorso a materiali e tecnologie adeguate per quanto concerne la captazione di energie alternative e l’ottenimento di livelli ottimali di coibentazione.
• Definizione e utilizzo di tecnologie costruttive tali da consentire una maglia distributiva flessibile degli spazi di lavoro, in grado di rispondere nel tempo al mutare delle esigenze operative anche per quanto concerne le reti impiantistiche, informatiche e la domotica complessiva.
• Definizione di ambienti di lavoro e di relazione ottimizzati per quanto concerne gli aspetti di qualità della vita, delle relazioni interpersonali e delle condizioni di comfort termo-acustico.

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