La scuola Ferraris dona la sua zucca alla Mensa Sociale di Asti: “Deve essere solo l’inizio”

Riceviamo e pubblichiamo


E’ una sola zucca, il frutto del piccolo orto didattico nel cortile della scuola Ferraris. Lo scorso anno scolastico i bimbi hanno seminato nei vasetti, trapiantato nei cassoni, poi annaffiato fin quando è stato loro possibile farlo, ma quest’estate, senza i bambini, è stata dura far sopravvivere le piante. Così il raccolto è stato magro. Forse non valeva la pena scomodare suor Luigina della mensa sociale per così poco.

O forse no: una sola zucca di circa 2 kg dà da mangiare a pochi, ma è significativa in tempi in cui le zucche sono sminuite a simboli di Halloween e perfino sprecate per realizzare lanterne. Così nei giorni scorsi i bambini hanno consegnato a suor Luigina la zucca per preparare il pranzo per i poveri. Dono simbolico in continuità con le iniziative natalizie che la scuola Ferraris propone ormai da anni: la raccolta di alimenti a lunga conservazione e di prodotti per l’igiene personale che coinvolge gli alunni e le loro famiglie, la realizzazione di lavoretti e letterine rivolte agli ospiti del pranzo di Natale per farli sentire meno soli, nei giorni delle feste in cui la solitudine si sente molto di più e, negli anni prima del Covid, la visita di molte classi ai locali della mensa sociale, realtà sconosciuta alla maggior parte di noi cittadini.

Ma questa zucca deve essere solo l’inizio, perché da qualche settimana la scuola ha un vero bellissimo orto in terra, realizzato dall’Associazione Amici di Luca, in memoria di Luca Gulinelli, il Gulla e gli insegnanti hanno deciso di donare tutte le verdure che si raccoglieranno proprio alla mensa sociale. Avere un orto e vedere giorno per giorno crescere le piantine per produrre cibo significa già di per sé imparare un’infinità di cose e comprendere l’importanza degli alimenti, donare il raccolto a chi ha bisogno aggiunge altro valore, insegnando la condivisione e la solidarietà.

Non va dimenticata poi la grande opportunità che avere una mensa sociale a 2 passi offre: il confronto tra 2 mense molto diverse, ma a poche decine di metri l’una dall’altra, quella scolastica in cui ogni giorno finisce nella pattumiera una quantità inimmaginabile di cibo e una mensa dei poveri che sfama quotidianamente 70-80 persone bisognose, dove anche una piccola donazione è preziosa, nulla va sprecato e tutto si recupera. Opportunità che purtroppo non abbiamo ancora colto abbastanza per riflettere sul valore del cibo e avviare una vera collaborazione costante tra mense dove i surplus non vanno sprecati ma semplicemente trasferiti dove ce n’è bisogno ( il progetto Eticamensa di qualche anno fa, mai attuato, andava proprio in questa direzione). E’ triste che ci si lasci scappare le occasioni, soprattutto in momenti difficili come questo, quando, come suor Luigina ci racconta preoccupata, aumentano i poveri, aumentano le necessità, ma le donazioni diminuiscono.

Per chi lavora ogni giorno a servire i bisognosi quella non era solo una piccola zucca, ma la speranza che si smuova qualcosa, che la mensa sociale comunale, proprio in quanto comunale, la si senta bene comune di cui farsi un po’ carico come cittadini e da non dimenticare. Forse partendo proprio dalle scuole astigiane, dalla sensibilizzazione dei ragazzi, facendola entrare come costante nei nostri programmi di educazione civica.

Elisa Rampazzo

sensibilizzare al sostegno della mensa sociale asti