Asti, presentato il progetto “La città entra in carcere”: alla Casa di Reclusione astigiana una doppia rappresentazione teatrale

Questa mattina, venerdì 27 ottobre, in Sala Gianni Basso si è tenuta la conferenza stampa per illustrare “La città entra in carcere – Teatro Oltre”, il progetto di Agar APS e Effatà nato dalla collaborazione con la Casa Circondariale di Asti, il Teatro Alfieri e l’Assessorato alla Cultura del Comune e che prevede una variegata articolazione il cui obiettivo è, non solo la sensibilizzazione, ma il contatto diretto di cittadini, studenti e artisti con la realtà complessa e contraddittoria, ma anche fortemente dinamica e umana, dell’universo penitenziario.

Grazie al progetto nel mese di novembre sono previsti due momenti in cui verranno messe in scene le rappresentazioni teatrali che vedranno protagonisti come attori i detenuti del carcere astigiano: una prima data riservata esclusivamente alle famiglie delle persone coinvolte negli spettacoli e una aperta a tutta la città.
La rappresentazione aperta al pubblico è programmata per sabato 18 novembre alle 10, verranno messi in scena due spettacoli: “Arte oltre i pregiudizi” e “Un picnic di tre disperati”; la regia è di Pellegrino Delfino, Mario Li Santi e Silvana Nosenzo.
Per chi volesse assistere agli spettacoli è obbligatoria la prenotazione entro l’8 novembre tramite e-mail a: biglietteriateatroalfieri@comune.at.it (allegando copia della carta d’identità in PDF). La prenotazione sarà confermata via e-mail in prossimità dello spettacolo, il costo del biglietto è di 10 euro.

“L’amministrazione sostiene convintamente il progetto di teatro in carcere in quanto strumento di cambiamento per i detenuti e del mondo carcerario – commenta il Sindaco Maurizio Rasero. – La pratica del teatro rappresenta un’esperienza formativa che aiuta le persone a riscoprire capacità personali e allo stesso tempo consente di sperimentare diverse modalità di espressione, basate su rapporti di collaborazione, condivisione e scambio. E’ un progetto corale, condiviso tra diversi soggetti del territorio che attraverso le attività di spettacolo sviluppa un processo culturale innovativo e fondamentale”.

La città entra in carcere